Parte con alcune difficoltà il censimento 2011, predisposto dall’Istat ogni 10 anni per fotografare i dati relativi alla situazione demografica, abitativa, sociale e occupazionale in Italia. I problemi, per ora, hanno riguardato l’accesso al sito dell’Istituto di statistica, tramite il quale è possibile da ieri, 9 ottobre, compilare la dichiarazione evitando quindi di riempire il formato cartaceo che va riconosegnato presso gli uffici postali o i centri di raccolta preposti dai comuni.
Il sito Istat http://censimentopopolazione.istat.it è andato in tilt perché è stato “assalito” da oltre mezzo milione di italiani che hanno approfittato della giornata domenicale per provare a rispondere al questionario e spedirlo via rete comodamente seduti a casa. Mezzo milione su circa 25 milioni di famiglie di residenti è ancora una percentuale bassa, destinata comunque ad aumentare nei prossimi giorni.
Naturalmente non tutti sono pratici con il computer né con la burocrazia della versione cartacea il cui invio via posta è iniziato a partire da settembre e durerà fino al 22 ottobre. Per questo motivo è possibile telefonare al numero verde 800.069701 fra le ore 9 e le 19 o inviare una mail a infocens2011@istat.it per chiedere spiegazioni.
Chi non ha ancora ricevuto nella cassetta della posta il questionario indirizzato alla propria famiglia, resti in attesa: la spedizione dei questionari, iniziata a settembre, durerà fino al 22 ottobre. E se nel frattempo il residente si è trasferito, può richiederlo al proprio comune o attendere la discesa “in campo” dei rilevatori reclutati dai comuni, che a partire dal 21 novembre prossimo si recheranno a casa di chi non ha ancora consegnato il modulo, in modo da dare assistenza e informazioni utili alla rilevazione.
La restituzione è comunque possibile in varie fasi a seconda delle dimensioni del comune di residenza: entro il 23 dicembre 2011 per chi abita nei comuni con meno di 20.000 abitanti; entro il 31 gennaio 2012 nei comuni compresi tra 20.000 e 150mila abitanti; entro il 29 febbraio 2012 nei comuni maggiori di 150mila abitanti.
Per chi si rifiutasse di compilare o di consegnare il questionario del censimento ci sarà una sanzione che va da un minimo di 266 a un massimo di 2.065 Euro.
L’Istat ha sottolineato che le risposte dovranno fare riferimento alla situazione del 9 ottobre 2011. Pertanto, ogni variazione nella composizione familiare o nell’abitazione o nell’occupazione intervenuta dopo tale data non dovrà essere presa in considerazione nella compilazione del modulo.