Innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2026, incentivi all’apprendistato e alla produttività, misure di liberalizzazione delle tariffe professionali, mobilità territoriale per i dipendenti pubblici, dismissioni, partecipazione degli enti locali alla riduzione del debito. Sono i principali provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità appena approvato dal Senato.
Stamattina, nell’aula di Palazzo Madama, l’esordio di Mario Monti come senatore a vita: l’economista, sempre più vicino all’incarico di formare il nuovo governo, è stato salutato da un lungo applauso bipartisan dei senatori.
L’iter della Legge di Stabilità prevede per domani l’approvazione della Camera, in un fine settimana che vedrà subito dopo le dimissioni ufficiali del premier, Silvio Berlusconi, e l’inizio delle consultazioni da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Consultazioni che con ogni probabilità saranno particolarmente veloci, e che termineranno con l’incarico a Monti. La veloce soluzione di una crisi di governo che si è incrociata con la crisi del debito europea facendo salire il rischio Italia sui mercati, è stata salutata positivamente dalla comunità internazionale e anche dagli stessi mercati che solo due giorni fa vedevano gli indici di borsa precipitare e lo spread fra titoli di stato italiano e bund tedesco (ossia la differenza tra il rendimento dell’uno e dell’altro) ai massimi storici.
Già ieri sui mercati la situazione si è notevolmente calmata e oggi la giornata prosegue con Piazza Affari che addirittura traina il rialzo dei listini europei e lo spread che è tornato sotto i 500 punti. A rasserenare i mercati, anche le notizie dalla Grecia, dove c’è stata una crisi di governo e dove oggi il primo ministro designato Lucas Papademos nomina il nuovo esecutivo chiamato a implementare le dure misure di austerità.
Quanto alla comunità internazionale, prima la cancelliera tedesca Angela Merkel, poi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama hanno chiamato il Quirinale per esprimere fiducia nella situazione italiana. Il presidente francese Nicholas Sarkozy ha fatto sapere che farà altrettanto oggi.
L’Unione Europea intanto sollecita l’Italia ad approvare «il pacchetto di misure nel week end, per mandare un segnale ai partner internazionali e ai mercati». Cosa che, come detto, sta avvendendo. Il Senato ha approvato con 156 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto.
Vediamo in estrema sintesi cosa prevede la Legge di Stabilità, che contiene alcune risposte alle richieste espresse nei giorni e nelle settimane scorse dalla Ue e dal Fmi.
- Pensioni: l’età minima sale a 67 anni dal 2026. Tenendo conto dell’adeguamento dell’età pensionabile alle speranze di vita, già in vigore, il Tesoro stima che l’età per l’accesso alla pensioni sarà intorno ai 70 anni nel 2050.
- Apprendistato e produttività: previsti sgravi contributivi del 100% per chi assume giovani con contratto di apprendistato dal primo gennaio 2012 al 31 dicembre 2016. La misura è coperta dall’aumento di un punto dell’aliquota contributiva dei lavoratori parasubordinati. Previsti altri incentivi per l’inserimento delle donne, la semplificazione del lavoro part-time e del telelavoro. Dal 2012 le Regioni potranno prevede deduzioni Irap sui premi di produttività ai lavoratori delle imprese private.
- Professioni: cancellata la parte della manovra di Ferragosto sulle tariffe minime dei professionisti, senza comunque vietarle. I professionisti potranno operare anche in forma societaria.
- Dipendenti pubblici: viene introdotta la mobilità per i dipendenti pubblici che lavorano in enti o uffici in eccedenza di personale. L’amministrazione deve verificare la «ricollocazione totale o parziale del personale» in altri uffici compresi nell’ambito della stessa Regione, anche ricorrendo a strumenti di flessibilità di orario o a contratti di solidarietà. I dipendenti che non possono essere ricollocati vanno “in disponibilità” con un’indennità dell’80% e l’indennità integrativa speciale per un massimo di 24 mesi.
- Dismissioni: previste cessioni di immobili dello Stato per ridurre il debito pubblico. I proventi raccolti dalla vendita di immobili liberi andranno al Fondo per l’ammortamento dei Titoli di Stato (quindi a ridurre il debito), mentre gli immobili affittati saranno acquisiti dall’Agenzia del Demanio che li destinerà all’acquisto di titoli di stato. Entro il 30 aprile 2012 sarà emanato un primo decreto per individuare gli immobili da vendere, che devono comprendere almeno il 20% delle carceri inutilizzate e delle caserme assegnate in uso alle forze armate. Non ci sono stime precise, ma la misura dovrebbe produrre, secondo il governo, anche «effetti positivi sui saldi di finanza pubblica». In vendita anche terreni agricoli di proprietà dello stato tramite trattativa privata (per quelli sotto i 400mila euro) o asta pubblica (per i valori superiori). Diritto di prelazione ai giovani imprenditori agricoli.
- Enti Locali: dal 2013 regioni, province e comuni dovranno dare un contributo maggiore alla riduzione del debito pubblico. Sarà un decreto del ministero dell’Economia a stabilire in che misura gli enti dovranno ridurre il debito. Potrano anche farlo vendendo immobili. Scende infine il limite per la spesa di interessi in rapporto alle entrate da tributi, trasferimenti e tariffe: per Comuni e Province, all’8% (dal 10%) dal 2012, al 6% dal 2013 e al 4% dal 2014. Per le Regioni, l’importo complessivo delle annualità per capitale ed interessi rispetto alle entrate tributarie non vincolate scende al 20%. Prevista una disciplina per liberalizzare nel tempo i servizi pubblici locali.