Il 95% delle aziende dei 27 Paesi dell’Unione europea ha accesso a Internet e quasi la metà (47%) si collega in rete attraverso tecnologia mobile broadband con una percentuale raddoppiata rispetto al 2010.
Sono queste le cifre più significative di un’indagine di Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea, che ha anche messo in luce come la maggioranza delle imprese europee abbia fatto ampio uso degli strumenti di e-goverment predisposti dalle amministrazioni pubbliche.
I portali digitali di e-gov vengono utilizzati soprattutto per ottenere informazioni (74%) e per inviare moduli compilati elettronicamente (69%). Tuttavia, le aziende si avvalgono di Internet allo stesso tempo per fornire notizie sulla propria attività e per vendere prodotti (e-commerce).
Stando ai dati di gennaio 2011 il livello di accesso alla rete e di connessione a banda larga da parte delle imprese ha raggiunto alte percentuali in quasi tutti gli Stati membri dell’area UE-27. Inoltre, la quota delle aziende che hanno connessioni mobile a banda larga è cresciuta nei diversi paesi nel periodo 2010-2011, con gli incrementi maggiori registrati in Estonia (dal 9% nel 2010 al 48% nel 2011), Germania (dal 22% al 57%) , Grecia (dal 6% al 38%) e Francia (dal 28% al 60%). Nel 2011 le percentuali più elevate di imprese con accesso a banda larga mobile sono state riscontrate in Finlandia (77%), Svezia (67%) e Austria (65%), e le più basse in Romania (15%), Lettonia (23%) e Polonia ( 24%).
L’Italia da parte sua segna un balzo dal 19 al 47% nella connessione mobile broadband mentre quella fissa si attesta all’84% e l’accesso ad Internet al 94%. Nel nostro paese non è però pratica diffusa la ricerca di dati pubblici tramite i portali istituzionali. Sono più virtuose in questo campo le imprese di Slovacchia, Lituania, Finlandia e Svezia dove più del 90% delle aziende utilizza Internet per ottenere informazioni dai siti web delle autorità pubbliche. In Italia siamo invece ad uno striminzito 39%.
Quanto all’e-commerce meno del 20% delle imprese europee offre un servizio online per ordini commerciali concependo la presenza in rete come una faccenda legata alla diffusione di informazioni. L’Italia risponde pienamente a questa tendenza con una percentuale di aziende con siti di e-commerce inferiore alla media (14%). Più di 6 imprese italiane su 10 dispongono comunque di un sito Internet.
Nell’Unione europea a 27 questa percentuale varia notevolmente da paese a paese. Ai livelli più alti troviamo gli Stati membri del Nord Europa come Finlandia (93% di tutte le imprese), Danimarca e Svezia (entrambi 89%), e nella parte più bassa Romania (34%) e Bulgaria (45%).