Martin Schulz nuovo presidente del Parlamento europeo

di Floriana Giambarresi

17 Gennaio 2012 14:00

Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è stato appena eletto presidente del Parlamento europeo: ha ottenuto la maggioranza alle votazioni.

Martin Schulz è il nuovo presidente del Parlamento europeo per la seconda metà legislatura. Secondo quanto si apprende con le prime notizie diramate a riguardo, il socialdemocratico tedesco ha ottenuto la maggioranza assoluta alla prima votazione, superando di circa una cinquantina di voti i candidati concorrenti quali Nirj Deva e Diana Wallis.

L’ufficializzazione della notizia che vede Martin Schulz come nuovo presidente del Parlamento europeo proviene dal presidente uscente, Jerzy Buzek, il quale ha ufficializzato il risultato in quel di Strasburgo comunicando i dettagli sulla votazione: sono 699 i parlamentari che hanno espresso il proprio giurizio in merito, 670 voti dei quali erano validi e 29 invece nulli.

Con la maggioranza assoluta fissata a 336 voti – in base ai parlamentari presenti – Martin Schulz ha spiazzato i concorrenti con 387 voti, mentre il conservatore Nirj Deva ne ha ottenuti 142 e la liberal-democratica Diana Wallis 141. Si sottolinea però come il neopresidente abbia ottenuto pochissimi voti rispetto agli ultimi tre uscenti dalla carica: 555 parlamentari avevano in passato votato Buzek, 450 Poettering e 388 Borrell.

Nel discorso pronunciato nelle ultime ore da Schulz, egli ha evidenziato come l’Europa sia oggi in difficoltà e come possa anche fallire, ricordando peraltro quei disastri del passato che hanno segnato la storia dell’Unione Europea. Sarà una presidenza difficile e spinosa, la sua, dato il contesto in cui si trova a dover governare, quello di un’Eurozona profondamente in crisi economica e alla disperata ricerca di un modo per rialzarsi.

Infine, una piccola curiosità: il nuovo presidente del Parlamento europeo è famoso per esser stato il protagonista di una delle più eclatanti gaffe di Silvio Berlusconi, quando nel 2003 l’ex Premier italiano voleva suggerirlo per il ruolo di “kapò” in un film sull’olocausto. Nacque allora un’accesa polemica al Parlamento europeo quando Berlusconi era in veste di presidente di turno dell’Unione Europea.