Tempo di bilanci in casa Iata (International Air Transport Association). Secondo i dati diffusi dal consuntivo annuale dell’associazione, nel 2011 il traffico aereo mondiale è aumentato del 5,9% rispetto al 2010. Un dato decisamente significativo che lo stesso Tony Tyler, direttore generale e Ceo Iata, ha commentato essere positivo.
«Tenuto conto delle difficoltà economiche che hanno travolto le economie occidentali, il traffico dei passeggeri ha resistito bene facendo registrare una buona performance». Nonostante, quindi, si sentisse parlare sempre in negativo in merito al trasporto aereo, il 2011 è riuscito a portare a casa un segno più. Cosa che probabilmente non accadrà, o accadrà più faticosamente, nel corso di questo 2012.
Due i dati significativi che emergono dal report: l’incremento dei viaggi internazionali e il tasso di crescita elevato registrato dai vettori europei.
Nel 2011 i passeggeri sui mercati internazionali sono aumentati del 6,9%, rispetto al 2010, riflettendo la forte crescita del 6,2% registrata tra febbraio e luglio, rispetto all’+1,2% tra settembre e dicembre. La capacità è aumentata dell’8,2% e il load factor ha raggiunto il 77,4%.
Per quanto riguarda i vettori europei, sono cresciuti del 9,5% rispetto all’anno precedente. La capacità, invece, è aumentata del 10,2% con un load factor del 78,9%. Le compagnie del vecchio continente sono state superate solo da quelle dell’America Latina, cresciute del 10,2%. Al terzo posto, invece, le compagnie del Medio Oriente con un più 8,9% seguite da quelle dell’Asia Pacifico (+4,1%), dell’America del Nord (4%) e dell’Africa (+2,3%).
L’ottima performance delle compagnie europee, come risulta dal rapporto Iata, deve molto alla solidità del business travel soprattutto nei mercati a lungo raggio. Nonostante i dati positivi, però, occorre restare in guardia. Il 2012 non sarà un anno facile per il trasporto aereo. «La crisi della zona Euro – sottolinea Tyler- non si è ancora conclusa. Il mancato raggiungimento di una soluzione duratura avrà conseguenze disastrose per le economie di tutto il mondo. I governi devono avere una visione strategica del settore del trasporto aereo, riconoscendogli il suo valore come catalizzatore per la crescita economica».