I viaggi business? Funzionano ancora

di Assunta Corbo

22 Febbraio 2012 10:30

Se la crisi dà del filo da torcere al turismo leisure, di certo sta risparmiando il business travel: viaggiare per affari è ancora una necessità.

L’Osservatorio Business Travel presentato nel corso di Bit 2012 parla di un 2011 positivo per i viaggi d’affari. L’indagine, condotta dal professore Andrea Guizzardi in collaborazione con la Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna, evidenzia una crescita su base annua dello 0,6% per quanto riguarda i viaggi d’affari delle imprese italiane. Il numero di trasferte è salito a quota 30,9 milioni.

Visti i tempi che corrono i dati sono confortanti, anche perché a generare il dato positivo sono i mercati stranieri. Se il mercato italiano, infatti, registra una contrazione pari allo 0,7%, quello europeo registra una crescita del 2,6%. Il segmento intercontinentale, invece, cresce del 9,3%. “La diversa crescita tra viaggi nazionali e internazionali – dichiara Andrea Guizzardi – può essere ricondotta all’importanza dell’export nel determinare le dinamiche di produzione delle imprese italiane, al buon andamento degli investimenti diretti delle aziende della Penisola verso l’estero e all’effetto depressivo che l’instabilità politica ed economica interna ha avuto sulle imprese che realizzano il fatturato sul mercato nazionale”.

L’aereo è il mezzo di trasporto che ha realizzato la migliore performance con una crescita del 2,6%. Per quanto riguarda la spesa per i viaggi d’affari, questa cresce del 4,8% raggiungendo quota 18,1 miliardi di euro. Anche in questo caso è la componente internazionale a fare da traino con un avanzamento pari al 7,2% contro una crescita nazionale del 1,1%. Per quanto riguarda il 2012, le previsioni parlano di un rialzo, seppur lieve.

Nel complesso dei rispondenti, infatti, il 62% si dichiara ottimista sulle future dinamiche di spesa. In ultima analisi, l’indagine ha osservato un legame tra risultato dell’attività d’impresa e variazione delle grandezze relative al travel. A un incremento del fatturato corrisponde un incremento del numero di viaggi proporzionale, mentre tutte le voci di costo mostrano crescite inferiori. L’Osservatorio, che è stato presentato dalla rivista Turismo d’Affari, ha infine posto l’attenzione sulle mansioni attuali degli uffici viaggi e sulla loro evoluzione futura.  Sono i travel manager coloro che dovranno impegnarsi sempre più per contenere i costi diretti delle trasferte.