I costruttori auto tedeschi si apprestano a pagare forti bonus ai dipendenti, sull’onda dei risultati ottenuti nel 2011 in termini di vendite e di fatturato. La stessa cosa accadde lo scorso anno alle Case statunitensi, quando Ford e General Motors inecntivarono colletti bianchi e tute blu con premi che in alcuni casi toccarono i 5mila dollari. Stessa cosa accadde al personale Chrsyler, che ricevette un emolumento extra in denaro – variabile in base alla posizione ricoperta in azienda – perché il 2010 si chiuse con utili operativi di 763 milioni di euro.
Ma le cifre preventivate dalle grandi aziende tedesche sono ben al di sopra di questi importi e superiori ai 1.700 euro che 10 mesi fa Porsche pagò in media a ciascuno dei propri dipendenti per i risultati 2010 che videro un utile di 688 milioni di euro.
Il management di Audi, BMW e Mercedes si appresta infatti a versare bonus che in alcuni casi possono arrivare a 12mila euro, che per alcuni operai italiani rappresenta più o meno lo stipendio di un anno. Ed è proprio anche grazie a questi bonus che la forbice tra stipendi italiani e stipendi tedeschi aumenterà ancor di più, anche perché i dipendenti d’oltralpe hanno alle spalle quella IgMetall che da molti è considerato il più forte sindacato del mondo e che si appresta a chiedere un aumento del 6,5% sullo stipendio base di tutti i metalmeccanici che lavorano in Germania, alla luce del buon momento dell’industria automobilistica tedesca, che ha il vento i poppa grazie soprattutto ai mercati extraeuropei.
Ad avere i bonus più sostanziosi saranno i 45mila dipendenti Audi, azienda che nel mondo viaggia a ritmi sostenuti in quanto a vendite nel segmento auto premium con un utile di 1,2 miliardi di euro di utile registrato nel 2011. Una parte di questo verrà distribuito ai dipendenti, al punto che un portavoce della società ha detto che “sarà un bel po’ più alto di quello dello scorso anno, che fu compreso tra i 5 e i 6mila euro a testa”.
Al personale Mercedes andrà invece un extra di 4.100 euro, proporzionale agli utili che sono già stati resi noti dall’azienda di Stoccarda, anche se l’amministratore delegato – Dieter Zetsche – riceverà una piccola “penalità”. In BMW, invece, sono in attesa di sapere l’esatto importo del premio di produzione, che comunque dovrebbe essere superiore a quello dello scorso anno, quando sfiorò i 6mila euro a testa.