Polemiche e discussioni nate per i bonus ai manager delle sanità, per ridurre questo caos la Giunta dell’Emilia Romagna guidata da Stefano Bonaccini, annuncia la riduzione dei benefit ai dirigenti dell’Ausl, dal 20 al 10 per cento dello stipendio. Un taglio che farà risparmiare quasi 3 milioni di euro nel corso dell’intera legislatura. Ma per tutto questo bisogna aspettare il 2016, quindi per quanto riguarda il giro dei premi relativo all’attività del 2014 ed erogato quindi nel 2015, rimarrà invariato.
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L’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi aveva dato 16 premi da 22mila euro, avendo inoltre anche firmato un bonus per se stesso, fino all’inverno scorso era direttore dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Ed inoltre Venturi aveva preferito lo stipendio dell’Ausl a quello di assessore, così da portare a casa 2000 euro in più.
Tutto ciò aveva fatto infuriare i sindacati, scatenando le opposizioni, inoltre manovre non andate giù neanche a un parte del Pd. Soprattutto perché Stefano Bonaccini, ha dichiarato sin dai primi giorni in cui si è trovato ha ricoprire il lavoro in Regione, che il suo obiettivo era quello di agire con sobrietà, per questo la mossa del suo assessore Sergio Venturini ha lasciato tutti non poco perplessi.
Il sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi, sull’argomento ha spiegato davanti all’Assemblea legislativa nella seduta di martedì 3 marzo:
“Nei giorni scorsi abbiamo sottoposto ai direttori della sanità (generali, sanitari, amministrativi) nel loro contratto una riduzione della retribuzione di risultato, per una percentuale massima che passa dal 20 al 10% del compenso, per un valore stimato di poco inferiore ai 3 milioni di euro. Il tema generale del risparmio sui costi è una priorità assoluta, che abbiamo considerato tale fin dal nostri insediamento e che stiamo concretizzando con azioni concrete e verificabili”.
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Inoltre spiega, difendendo la scelta dell’assessore Venturi della scelta dello stipendio dell’Ausl:
“Perfettamente legittima sotto ogni profilo normativo, È sbagliato ridurre l’apporto di una figura di alto profilo professionale come Venturi alla sua retribuzione, perché così facendo si rischia di allontanare dalla amministrazione pubblica proprio quelle figure che possono dare un contributo significativo alla qualità delle azioni amministrative. Tra l’altro, la scelta di Venturi non comporta nessun aumento di costi per il sistema pubblico”.