Rimanere sul posto di lavoro

di Francesca Vinciarelli

14 Luglio 2016 09:00

Lavoro straordinario e ore supplementari, ecco di cosa si tratta e come funziona.

Sono sempre di più, spinta da milioni di motivi, a rimanere più del dovuto sul posto di lavoro. Una scelta che ricasca anche per coloro che i straordinari non vengono neanche retribuiti.

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Ci si trova infatti davanti molti lavoratori temporanei, che pur di risaltare fra gli altri si dedicano al lavoro oltre l’orario, infatti questo tipo di comportamento può essere spiegato con facilità, il capo mette alla prova coloro che potrebbero diventare futuri dipendenti con un contratto più impegnativo, quindi di conseguenza i lavoratori con un contratto temporaneo accettano con più facilità di rimanere oltre l’orario per fare una buona impressiona al proprio capo. Ma ci sono altri interessanti dati che mettono in luce le dinamiche di straordinari, infatti alcune piccole differenze esistono anche in altre categorie. Si parla infatti di una maggiore predisposizione per gli uomini in confronto alle donne verso i straordinari. Le donne sembrano meno disposte a lavorare più ore senza essere retribuite. Una convinzione è però presente ormai da anni, nonchè la certezza di essere ripagati prima o poi, con la realtà che poi non accade mai. Ma se i casi precedenti avevano uno scopo di visibilità, alcuni sono semplicementi corretti con se stessi, capita infatti che alcuni lavoratori rimanagono oltre l’orario per terminare un lavoro ormai cominciato.

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Ci sono poi alcune variazioni che non modificano solo l’orario ma anche l’impiego, più precisamente accettare spesso anche lavori straordinari non inerenti, anche in questo caso retribuiti ma anche non. Precisando però che in questo caso il lavoratore può rifiutare, solo però se si tratta di lavoro straordinario nato da una richiesta che non rispetta i doveri di correttezza e buon senso. Prima di tutto il lavoro straordinario è quello che si presta dopo l’orario normale di lavoro, il ricorso al lavoro straordinario è consentito, quando non comporta il superamento dei limiti di durata massima dell’orario di lavoro stabiliti dalla legge e quando avviene nel rispetto della modalità di esecuzione dei limiti stabiliti dai contratti collettivi applicabili.

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Inoltre il ricorso al lavoro straordinario è ammesso anche in casi di ipotesi specifiche, come in eccezioni esigenze tecnico produttive o in caso di forza maggiore in occasione di eventi particolari, in questi casi il datore di lavoro può chiedere ai dipendenti la prestazione di lavoro straordinario. Nel caso in cui un lavoratore rifiuta senza giustificato motivo commette inadempimento sanzionabile disciplinarmente. Il datore di lavoro non può però applicata una decurtazione alla retribuzione mensile, ma solo una conseguenza sul piano disciplinare. Nel caso in cui un lavoratore vuole sostenere in giudizio la legittimità del suo rifiuto, deve provare la sussistenza di un giustificato motivo.