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Il Durc in pillole

di Francesca Pietroforte

Pubblicato 21 Dicembre 2011
Aggiornato 14 Gennaio 2014 13:49

Quali aziende devono richiedere il Durc, come ottenerlo, quale validità ha e cosa fare in caso di Durc negativo.

Il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) è la certificazione della regolarità di un’azienda su pagamenti, adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi e obblighi contrattuali di legge nei confronti di Inps, Inail e, quando necessario, Casse Edili. La mancata esibizione del documento non costituisce reato penale – come stabilito dalla Suprema Corte (31 maggio 2011, n. 21780) – ma implica una sanzione amministrativa.

Richiesta Durc: tutti i casi

Il Durc deve essere richiesto dall’impresa (anche attraverso consulenti del lavoro, associazioni di categoria o altri intermediari abilitati) che vuole partecipare ad appalti e subappalti di:

  1. lavori pubblici;
  2. forniture e servizi ad enti pubblici;
  3. gestione di servizi e attività pubbliche in convenzione o concessione;
  4. lavori privati soggetti al rilascio di concessione edilizia o DIA;
  5. attestazioni SOA;
  6. iscrizione all’albo dei fornitori pubblici;
  7. assegnazione di agevolazioni, finanziamenti e sovvenzioni se previsto dalla norma.

Il Durc, dunque, serve anche per fruire di finanziamenti e sovvenzioni della Comunità Europea, e per ottenere benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa nazionale e da quelle regionali in materia di lavoro e di legislazione sociale.

Rilascio Durc online e cartaceo

La richiesta di rilascio Durc può essere effettuata per via telematica presso lo Sportello unico previdenziale (dalle stazioni appaltanti e Soa), cui si accede comunque anche passando tramite il sito Inps o Inail (da qualunque azienda o intermediario).

Per i lavori edili, la domanda va inoltrata tramite Sportello unico presso le Casse edili. Negli altri casi va inviata alla sede Inps o Inail competente, che invierà a sua volta il documento tramite posta o Pec (casella di posta elettronica certificata) del richiedente.

Il Durc viene rilasciato da Inps, Inail, e altri enti previdenziali di assicurazione obbligatoria convenzionati, come Empals e Ipsema. Solo nel caso di aziende edili può anche essere emesso dalle Casse edili costituite da una o più associazioni sia di lavoratori che di datori di lavoro, solo se firmatarie di Ccnl e se rappresentative sul piano nazionale.

La conformità del Durc online è certificata dalla presenza, in calce, di un contrassegno (una sorta di bollino blu).

È possibile ottenere il documento anche attraverso domanda cartacea, compilando l’apposito Modulo di richiesta DURC per lavori pubblici o Modulo di richiesta DURC per lavori privati in edilizia, reperibile presso Inps, Inail e Casse edili oltre che su Internet. LA procedura non è una opzione valida per enti privati a rilevanza pubblica e pubbliche amministrazioni.

Durc regolare: casi particolari

Il rilascio di un Durc regolare è condizionato da fattori quali: corrispondenza degli adempimenti mensili o periodici; corrispondenza tra versamenti effettuati e dovuti; inesistenza di inadempienze in atto; richiesta di rateizzazione per la quale l’ente competente si sia dichiarato favorevole; sospensione dei pagamenti seguiti a disposizioni legislative e istanza di compensazione per cui si sia documentato il credito.

È importante sottolineare che la verifica dei requisiti per un Durc positivo riguarda esclusivamente i versamenti dovuti e che la contestazione di omissioni non quantificate non definisce il comportamento dell’azienda come irregolare.

Debiti pendenti

Dunque, il certificato è sempre regolare se per i crediti vantati dall’istituto interessato (es.: Inps) già iscritti a ruolo è stata disposta la sospensione della cartella in seguito ad un ricorso amministrativo o giudiziario. Se invece il credito non è iscritto a ruolo, si è in presenza di contenzioso amministrativo fino alla decisione circa l’eventuale ricorso o ancora, in caso di contenzioso giudiziario sino al passaggio in giudicato di una sentenza di condanna, fatto salvo che l’autorità giudiziaria possa aver adottato un provvedimento esecutivo che in quanto tale consente l’iscrizione a ruolo delle somme che sono oggetto del giudizio.

Tutto questo per garantire il più possibile che il giudizio sia effettuato su questioni e motivazioni oggettive: l ‘ istituto deputato al rilascio del Durc infatti, non può esprimersi negativamente fino alla risoluzione del ricorso amministrativo.

Omissioni lievi

Se il documento viene richiesto ai fini della partecipazione ad una gara d’appalto – e nel caso in cui il debito dell’azienda sia riferibile a una omissione contributiva di lieve entità, con uno scostamento non superiore al 5% tra le somme dovute e quelle pagate, o uno scostamento inferiore a 100 euro anche con uno scostamento maggiore al 5% – il Durc rimane positivo, a patto che la somma dovuta sia versata entro 30 giorni dal rilascio.

Validità Durc

Una volta ottenuto, il Durc deve risultare positivo valido per tutte le fasi dell’appalto: partecipazione gara, aggiudicazione appalto, stipula contratto, pagamento stati di avanzamento lavori, collaudo, pagamento del saldo.

Il Durc ha validità mensile se utilizzato per lavori pubblici o per la richiesta di benefici, mentre negli appalti privati ha valore trimestrale.

L’istituto interessato ha 30 giorni per effettuare la verifica della regolarità contributiva, scaduti i quali scatta la formula del “silenzio assenso” a meno che non venga accertata una irregolarità che potrebbe inficiare l’esito positivo dell’iter.

In questo caso è previsto che al datore di lavoro venga inviato un “preavviso di accertamento negativo“, che consente di recuperare la propria condizione sanando il debito entro massimo 15 giorni, scaduti i quali l’ente preposto procede con l’addebito delle somme dovute.

Nel Durc sono elencati: denominazione o ragione sociale dell’azienda, sede legale e unità operativa, codice fiscale del datore di lavoro, iscrizione agli istituti previdenziali (e casse edili se dovuto), dichiarazione di regolarità o non regolarità contributiva, data della verifica e data di rilascio del documento firmato dal responsabile del procedimento.

Durc negativo

Il mancato pagamento di somme dovute causa un Durc negativo, che scatta anche in altri casi: un’azienda che attesti la propria regolarità nel pagamento dei contributi può subire, come sanzione accessoria, il rilascio di un documento negativo per un periodo di tempo predeterminato se commette irregolarità riguardanti la tutela delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti (D.M. del 24 ottobre 2007).

Nel caso di violazioni molteplici i periodi di sanzione si sommano, ma se il datore di lavoro estingue le violazioni attraverso una procedura premiale della prescrizione obbligatoria o attraverso il pagamento in misura ridotta egli viene riabilitato ottenendo un Durc regolare. A questo proposito, la circolare 5/2008 ha chiarito che la disposizione sanzionatoria appena enunciata non vale nel caso di partecipazione ad appalti, ma solo per la fruizione di agevolazioni e benefici economici e normativi riservati al datore di lavoro.

Nel caso di un Durc negativo, ovviamente, oltre a dover pagare arretrati e sanzioni l’impresa perderà l’aggiudicazione dell’appalto precedentemente ottenuto e non potrà riscuotere i SAL o le liquidazioni finali, nè potrà stipulare nuovi contratti di appalto o subappalto.

Il Durc negativo nei lavori privati comporta anche la sospensione del titolo abilitativo connesso alla concessione edilizia o alle DIA, oltre a implicare la mancata attestazione da parte delle SOA.