Decreto anticrisi: Iva per cassa strutturale

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 9 Gennaio 2009
Aggiornato 2 Settembre 2013 10:55

Tra gli emendamenti al testo del provvedimento, la cancellazione della sperimentazione dell'Iva per cassa, che diventerebbe invece strutturale. Si attende il sì delle Commissioni

Conto alla rovescia per la discussione alla Camera del Decreto anticrisi prevista per lunedì 12 gennaio, volta a dare il via all’iter di approvazione definitiva al pacchetto di misure per famiglie e imprese varato dal Governo lo scorso novembre, votando gli emendamenti al testo del provvedimento.

In queste ore a Montecitorio sono al vaglio i principali cardini del testo detassazioni, e bonus fiscali, finanziamenti e incentivi, ecc. – che dovranno essere approvati entro sabato 10 gennaio dalle commissioni Bilancio e Finanze.

Tra gli ultimi emendamenti, spicca quello sull’Iva per cassa, che diventa strutturale cancellando la sperimentazione dal 2009 al 2011. Se verrà approvato il pagamento dell’imposta potrà essere effettuato al momento dell’incasso effettivo piuttosto che già a partire dall’emissione della fattura.

Si tratta di una misura controversa, da molte aziende guardata con sollievo ma da altre ritenuta insufficiente, soprattutto considerati gli altri oneri che rimangono invariati.
Olretutto, ricordiamo che nel testro del decreto diverse categorie restano escluse, mentre invece sarebbe auspicabile
l’estensione dell’opzione a tutte le Pmi, qualunque siano i relativi clienti.

I tempi sono stretti e le polemiche, putroppo, imperversano. Gli emendamenti, circa 800, potrebbero affossare l’iter, tanto che il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, ha annunciato che l’Esecutivo non presenterà ulteriori emendamenti.