Annunci mirati da Google.. (se Maometto non va alla montagna..)

di Sonia Ferretti

Pubblicato 18 Agosto 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

.. la montagna vien da noi.

Che Google raccogliesse informazioni sugli utenti che navigano e che catalogasse le loro preferenze lo abbiamo sempre saputo. Sapevamo che, in cambio dei servizi gratuiti offertici, saremmo stati studiati e soppesati..!

Finalmente (o purtroppo) la finalità  di tali studi ci viene mostrata. La pubblicità  in Rete potrebbe divenire per ognuno di noi più ‘personalizzata’ e più vicina ai nostri gusti.

Ma come funziona il Behavioral Advertising? Durante la navigazione apriamo numerosi siti o video che rivelano i nostri interessi. Le nostre preferenze vengono annotate sotto forma di cookie e poi registrate su una scheda a noi dedicata.. pertanto ci verrà  proposta una pubblicità  più mirata su questo/i argomento/i.
Questo sistema riguarderà  i siti internet che rientrano nella Google content network, ovvero i partner di Google AdSense, Doubleclick e servizi di Google che utilizzano il cookie DoubleClick e cioè, stando all’azienda di Mountain View, centinaia di migliaia di siti.

Molti di questi siti sono blog o siti di news. Il sistema è uguale a quello già  utilizzato dai portali Amazon o Ebay però spalmato sulla rete.

Le preferenze: alla pagina pubblicità /preferenze possiamo vedere cosa Google ha scoperto su di noi. E’ prevista anche la possibilità  di disattivare gli annunci sui propri interessi. Cliccando su disattiva è possibile scaricare il plugin per la disattivazione del cookie per gli annunci. Allo stesso modo, se il cookie non è mai stato scaricato è possibile attivarlo. Se avete più computer dovrete ripetere l’operazione.

Una lotta all’ultimo annuncio: anche Yahoo ha recentemente annunciato di voler introdurre un sistema di annunci più mirato secondo l’età , il sesso, la locazione e le attività  dei singoli utenti, SmartAds. Ad esempio, una donna di Milano in cerca di un’auto Fiat Cinquecento su Yahoo Auto potrebbe trovarsi di fronte ad una pubblicità  di un rivenditore locale – il tutto confezionato graficamente per andare incontro ai gusti femminili.

Queste tecniche si chiamano behavioral targeting.

Ora, se cercavate di fare acquisti in rete potete star certi che ce la farete 🙂 !
Video dimostrativo.