E’ un caso di cronaca emblematico in questi giorni in cui i conti dello stato sono in primissimo piano. In Sicilia, a Enna, sono stati arrestati due dirigenti scolastici, un ex preside e un ex direttore amministrativo, che organizzavano viaggi a sfondo sessuale in Romania con i soldi della scuola. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della squadra mobile di Enna, coordinati dal vicequestore Giovanni Cucini, le accuse per i due dirigenti pubblici sono di peculato e falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale.
Agli arresti domiciliari sono finiti Giovanni Scollo, 65 anni, di Piazza Armerina, e Giovanni Delle Cave, 66 anni, di Calascibetta, rispettivamente ex preside ed ex direttore amministrativo dell’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci di Piazza Armerina (sono entrambi in pensione). Secondo l’accusa, si sono appropriati di una somma intorno ai 300mila euro, nel corso di dieci anni, sottraendola alle casse della scuola falsificando i documenti contabili in vario modo (falsi mandati relativi al pagamento di tasse e utenze, spese inesistenti).
Scollo è indagato anche per estorsione ai danni di Delle Cave, perchè lo avrebbe costretto a firmare una dichiarazione con cui si assumeva la responsabilità esclusiva degli ammanchi, mentre Delle Cave deve rispondere anche di una serie di minacce, ai danni di professori della scuola, con un nunchaku, un’arma composta da due mazze legate da una catena.
I due con i soldi che rubavano alla scuola organizzavano viaggi a sfondo sessuale in Romania, dove frequentevano locali a luci rosse.
Una vicenda che ha dell’incredibile, e che è venuta alla luce in seguito a un incidente stradale. E’ successo che nell’aprile del 2010 Delle Cave è stato coinvolto appunto in un incidente, fra l’altro molto grave, dopo il quale è stato ricoverato in ospedale. e la polizia intervenendo gli ha trovato addosso una serie di documenti relativi agli illeciti ai danni della scuola. A quel punto è partita l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Enna Marco di Mauro. Secondo quanto emerge, Scollo aveva cancellato i timbri dal passaporto per nascondere i viaggi in Romania, che gli inquirenti hanno però verificato anche attraverso le liste dei passeggeri e i movimenti bancari. Anche l’esame ai raggi ultravioletti effettuato sul passaporto ha fatto emergere i timbri relativi alle “trasferte”, le cui date coincidevano con le partenze del collega, così come c’è coincidenza di tempi fra le sottrazione di denaro ai danni della scuola e i viaggi in Romania.