Riforma Costituzione con Bicameralismo Imperfetto

di Stefano Gorla

19 Luglio 2011 09:45

Il Ministro della Semplificazione ha messo a punto la bozza di Ddl costituzionale in 33 articoli che prevede l'abbandono dell'attuale sistema parlamentare basato sul Bicameralismo perfetto.

È previsto un meccanismo di “sfiducia costruttiva” affidando alla mozione di sfiducia l’indicazione di un sostituto che dovrà ottenere la maggioranza assoluta dei deputati purché «conforme ai risultati» elettorali.

Anche il Presidente della Repubblica viene interessato dalla nuova configurazione degli organi fondamentali dello Stato. Potrà essere eletto alla carica un cittadino con 40 anni di età (rispetto agli attuali 50)e il suo supplente, in caso di impedimento, sarà il presidente della Camera; non nominerà più i senatori a vita che saranno sostituiti dai «deputati a vita», limitati agli ex inquilini del Quirinale; potrà sciogliere solo la Camera, «anche su richiesta» del primo ministro. Lo scioglimento potrà avvenire anche negli ultimi sei mesi del suo mandato senza il limite dell’attuale ‘semestre bianco’.

Occorre tuttavia precisare che una legge di revisione costituzionale deve rispettare la procedura prevista dall’art.138 della Costituzione Italiana vigente. Pertanto necessita di doppia approvazione da parte di entrambi i rami del Parlamento ad intervallo non minore di tre mesi e con maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Qualora non si raggiunga la maggioranza del 2/3 nella seconda votazione è possibile chiedere sulla Legge di revisione un referendum confermativo.

Al referendum confermativo possono partecipare tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati (oggi 18 anni) e per la sua validità non sono richiesti quorum costitutivi o deliberati. Ne deriva che la votazione sarà valida indipendentemente dal numero di persone che decideranno di esercitare il diritto di voto.