Riforma Costituzione con Bicameralismo Imperfetto

di Stefano Gorla

19 Luglio 2011 09:45

Il Ministro della Semplificazione ha messo a punto la bozza di Ddl costituzionale in 33 articoli che prevede l'abbandono dell'attuale sistema parlamentare basato sul Bicameralismo perfetto.

Il Bicameralismo Imperfetto subentra quando, dopo l’approvazione della Camera competente, l’altra assemblea si limita ad esprimere un parere, non vincolante, entro 30 giorni. La Camera competente decide in via definitiva e può deliberare con maggioranza assoluta di non recepire il parere dell’altro ramo del Parlamento. Qualora il parere non giunge nei termini stabiliti la legge può essere promulgata.

I tempi di discussione di una legge dovranno avere «termini certi» e il Governo potrà chiedere di limitarli a 30 giorni, ma con altrettante garanzie per le opposizioni.

Il Presidente Napolitano stesso si è espresso recentemente per un cambiamento dell’attuale sistema parlamentare durante la visita a Varese nel marzo 2011, adducendo che la riforma in senso federale può raggiungere il suo pieno risultato “attraverso il superamento di quel bicameralismo perfetto che richiede di essere superato perché possa esserci anche al vertice dello Stato una conclusione coerente di questa evoluzione su cui sembrava esserci all’inizio di questa legislatura un’ampia convergenza”.

Per quanto riguarda il Governo il presidente del Consiglio diventa «primo ministro» e con il potere di nominare direttamente i ministri che giureranno poi davanti al Capo dello Stato.

Il Premiér viene nominato sulla base dei risultati elettorali e ottiene la fiducia solo dalla Camera «su un determinato programma». In caso di sfiducia il premier dovrà dimettersi entro 7 giorni.