Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge n. 2 del 28 gennaio 2009, è ufficiale, la posta elettronica certificata, meglio nota con l’acronimo di PEC, non è più obbligatoria e viene liberalizzata.
La nuova norma infatti, converte in legge, con modificazioni, il
decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008.
Fondamentale il comma 6 dell’articolo 16 della norma, che per ridurre i costi amministrativi a carico delle imprese così recita: «Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali».
Lo avevamo già accennato riferendoci alla campagna condotta dall’associazione
Cittadini di Internet, presieduta da Massimo Penco, da anni impegnata affinché gli strumenti di comunicazione divengano liberi e fruibili.
Con la modifica passata alla Camera si registra un sostanziale mutamento nell’utilizzo della posta elettronica: si potrà scegliere il sistema di posta elettronica che si desidera, sistema che avrà valore legale purché possegga una tecnologia che permetta di certificare ora e data dell’invio e delle ricezioni delle comunicazioni, integrità delle stesse e la garanzia di completa interoperabilità con analoghi sistemi internazionali.
Infatti, tutti i software client per l’invio e la ricezione della posta
elettronica che supportano il formato S/MIME possono gestire certificati digitali necessari a firmare sia le email che i relativi allegati rendendoli immodificabili quindi fornendo valore legale agli stessi, addirittura permettendo anche di criptarli per una maggiore sicurezza.
Sarà dunque possibile scegliere tra un vasto numero di provider e
soprattutto garantire la comunicazione con chiunque in tutto il mondo
diversamente dalla PEC standard tutto italiano.