Via libera dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – con 4 decreti ministeriali – a 68 nuovi Studi di settore, che vedono coinvolte imprese del manifatturiero, dei servizi, del commercio e delle attività professionali.
=> Leggi la normativa sugli studi di settore
Le revisioni, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 303 del 31 dicembre 2012, riguardano il periodo d’imposta relativo all’anno 2012 e sono state elaborate sulla base dei dati 2010, anno in cui l’economia italiana risultava essere fortemente in crisi.
=> Leggi come segnalare situazioni di non congruità con gli Studi di settore
Più in particolare, dei 68 Studi di settore:
- 12 riguardano le imprese manifatturiere;
- 23 le imprese dei servizi;
- 21 quelle del commercio;
- 12 le professioni.
Ricordiamo che tale revisione degli Studi di settore in oggetto non è retroattiva, pertanto gli studi non potranno essere utilizzati per gli esercizi precedenti. La revisione riguarda:
- Studi di settore relativi di attività professionali quali studi medici, attività paramediche, d’ingegneria, agrotecnici, periti agrari, agronomi, geometri, studi legali, commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, periti commerciali, attività di architettura, odontoiatri, apprendisti;
- elementi per la determinazione presuntiva di compensi e ricavi relativi agli Studi;
- correttivo relativo agli apprendisti;
- neutralizzazione relativa ad aggi e ricavi fissi;
- elementi per il calcolo del “compenso o ricavo minimo”.