Arriva con un emendamento al Decreto Fiscale n. 148/2017 collegato alla Legge di Bilancio 2018, proposto dal senatore Claudio Micheloni del PD e approvato dalla Commissione Bilancio, una mini voluntary disclosure per gli ex residenti all’estero iscritti all’Aire e transfrontalieri, con un’importo forfettario pari al 3% a titolo di imposte, sanzioni e interessi su redditi e somme non dichiarate. Inoltre per le somme oggetto di regolarizzazione, i termini per l’accertamento in scadenza dal 1° gennaio 2018 vengano di fatto spostati al 30 giugno 2020.
=> Voluntary Disclosure: novità e scadenza
Il nuovo scudo fiscale verrà applicato agli importi che vanno indicati nel Quardo RW della dichiarazione dei redditi ai fini del monitoraggio fiscale: quelli derivanti da attività di lavoro svolto all’estero, ovvero i depositi su conti correnti e libretti di risparmio non dichiarati, e alle somme ricavate dalla vendita di immobili e non sarà invece applicabile alle attività e alle somme già comprese nelle precedenti procedure di collaborazione volontaria.
Una deroga alla voluntary disclosure che consentirà ai “soggetti fiscalmente residenti in Italia ovvero ai loro eredi, in precedenza residenti all’estero iscritti all’Aire o che hanno prestato la propria attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera o in Paesi limitrofi, derivanti da redditi prodotti all’estero” di mettersi in regola con il fisco italiano, qualora non lo fossero.
La domanda di adesione allo scudo fiscale per gli ex trasfrontaalieri dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2018, mentre l’importo dovuto dovrà essere versato in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2018 o con un massimo di tre rate mensili.