Artigiano a domicilio: invio corrispettivi?

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Ottobre 2019
Aggiornato 17 Ottobre 2019 10:30

Beppe chiede:

Sono un artigiano che effettua prestazioni a domicilio in regime forfettario, non ho negozio né registratore di cassa. Cosa prevede per la mia situazione la nuova normativa per l’invio telematico dei corrispettivi?

In effetti, in base alla nuova normativa, dal prossimo primo gennaio dovrà inviare telematicamente i corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, dotandosi degli strumenti necessari per effettuare l’adempimento.

Il cosiddetto scontrino digitale, o invio telematico dei corrispettivi, si applica alle attività di commercio al dettaglio e a quelle assimilate, inserite nell’articolo 22 del DPR 633/1972, che non richiedono l’obbligatoria emissione della fattura.

Fra queste, ci sono anche le prestazioni degli artigiani, in base a quanto previsto dal comma 1, numero 4: «prestazioni di servizi rese nell’esercizio di imprese in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti».

Il riferimento è il dlgs 127/2015, articolo 2, in base al quale da gennaio 2020 scatta l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica  per coloro che esercitano le attività di commercio al minuto e assimilate.

=> Forfettari con obbligo di scontrino elettronico

Alcune categorie specifiche di autonomi e professionisti non sono invece ricomprese in questa normativa, in base agli esoneri previsti dal decreto ministeriale del 10 maggio 2019.

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