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Esenzione IMU coniugi: doppio esonero a saldo 2022

di Alessandra Gualtieri

7 Dicembre 2022 11:45

IMU prima casa coniugi: incostituzionale il vincolo per nuclei familiari, esenzione anche con dimora diversa: esonero dalla seconda rata a saldo 2022.

In applicazione della sentenza n. 209 della Corte Costituzionale in base alla quale è discriminatorio applicare regole diverse in materia fiscale per i coniugi che scelgono di sposarsi o di unirsi civilmente rispetto alle coppie che convivono, la seconda rata di saldo IMU 2022 sconta una doppia esenzione, in vista della scadenza del 16 dicembre.

Il riferimento è benefici prima casa IMU, che in sede di acconto IMU hanno visto penalizzati i detentori di due prime case pur facenti parte dello stesso nucleo. Nella sentenza la Consulta ha dichiarato illegittimo il vincolo per l’esenzione in rapporto al nucleo familiare, laddove questo limiti l’accesso all’esenzione per i coniugi con residenze e dimore abituali diverse.

Questo perchè si è arrivati a negare ogni esenzione IMU prima casa se un componente del nucleo familiare risiede in un Comune diverso da quello del proprietario dell’immobile.

Il problema di fondo sta nella definizione di “nucleo familiare” ai fini IMU, che non può corrispondere solo ed esclusivamente a casistiche standard come matrimonio o unione civile. Da qui la sentenza: non basta più la residenza anagrafica e la dimora abituale in un determinato immobile per far scattare l’esenzione IMU prima casa per ciascun coniuge o persona legata da unione civile.

Nello specifico, è stato ritenuto illegittimo l’articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge n. 201/2011. La Corte Costituzionale – ha fronte dei requisiti richiesti – ha dunque ristabilito il diritto all’esenzione per ciascuna prima casa intestata anche a persone sposate o unite civilmente.

Da qui il doppio esonero IMU se entrambi i contribuenti dello stesso nucleo risiedono e abitano in immobili diversi eletti ad abitazione principale, nello stesso comune o in comuni diversi.

Questo non significa “liberi tutti”: le nuove dichiarazioni di illegittimità costituzionale serviranno a responsabilizzare Comuni e autorità preposte ad effettuare i dovuti controlli.