Scontrino elettronico errato: cosa fare e come si annulla

di Anna Fabi

21 Ottobre 2019 13:12

Resi e annullamenti con lo scontrino elettronico devono essere effettuati con regole precise, stabilite dall'Agenzia: come effettuare lo storno.

Lo scontrino elettronico dal 1° gennaio 2020 diventerà obbligatorio per tutti i commercianti titolari di partita IVA, in relazione all’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri per tutti i soggetti di cui all’articolo 22 del DPR n. 633/1972, che certificano le proprie operazioni mediante il rilascio di scontrino o ricevuta fiscale (commercianti al minuto e assimilati). I dati devono essere trasmessi entro 12 giorni dalla data di riferimento, ma cosa accade se ci si accorge di avere effettuato un errore?

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Scontrino elettronico: resi e annullamenti

Per adempiere al nuovo obbligo gli esercenti possono acquistare un registratore di cassa telematico o adeguare quello già in uso (entrambe le operazioni godono i agevolazioni fiscali), oppure utilizzare la procedura web gratuita dell’Agenzia delle Entrate, sul portale Fatture e Corrispettivi. I registratori telematici dispongono di funzioni per la correzione di operazioni effettuate prima della emissione del documento commerciale, ovvero fino a quando non si conferma la memorizzazione elettronica dello stesso, che avviene a “chiusura” dell’operazione. Ma se l’errore viene individuato successivamente bisogna gestire lo storno per eventuali resi o annullamenti secondo precise disposizioni, delineate dalle specifiche tecniche diramate dall’Agenzia delle Entrate.

I resi, ovvero la restituzione di beni venduti, originariamente certificata da emissione di documento commerciale di vendita, e gli eventuali annullamenti, ad esempio per errata emissione del documento commerciale, si rende necessario l’utilizzo del documento commerciale per reso merce, oppure il documento commerciale per annullo, avvalendosi delle specifiche funzioni del registratore telematico in uso.

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Importante precisare che, così come nell’emissione di una nota di credito elettronica, l’importo indicato nel documento di rettifica non dovrà essere negativo, ma positivo: essendo uno storno concorrerà a diminuire i corrispettivi. Importante inoltre che il documento di annullo o di reso citi espressamente l’originario documento commerciale che deve essere stornato, in tutto o in parte.

Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, per favorire la corretta emissione di un documento commerciale per annullo o per reso merce, con riferimento al documento commerciale principale, il registratore telematico deve consentire la ricerca nella memoria permanente di dettaglio e, in caso di ricerca senza successo, l’inserimento manuale dei dati di riferimento del documento principale.

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Dati trasmessi al Fisco

Nella sezione Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate vi sarà indicazione dei seguenti dati:

  • Vendite, con ricavo pari al totale imponibile dei documenti commerciali emessi;
  • Resi, con eventuali storni di ricavo, pari al totale imponibile dei documenti commerciali di reso emessi;
  • Annulli, con eventuali storni di ricavo, pari totale imponibile dei documenti commerciali di annullamento emessi;
  • IVA risultante dallo scorporo dell’imposta dei corrispettivi, al netto dei resi e degli annulli.