Voluntary disclosure: come regolarizzare capitali all’estero

di Nicola Santangelo

31 Ottobre 2014 12:00

La normativa corrente sul rientro dei capitali detenuti illecitamente all’estero consente di regolarizzazione i redditi non dichiarati. Condono fiscale? Non proprio. La voluntary disclosure (autodenuncia in cambio di sconti su sanzioni e pene). non è anonima e prevede il pieno pagamento di tutte le tasse evase, salvo tuttavia godere di attenuanti in termini di sanzioni.

E’ una finestra molto importante, ultima occasione per mettersi a regola con il Fisco. Chi ha “nascosto” capitali al Fisco, all’estero ma anche in Italia, può dunque effetture una autodenuncia e mettersi a regola pagando tutte le tasse evase.

=> Voluntary Disclosure: come funziona

La Voluntary Disclosure si attiva per somme sottratte al Fisco fino al 30 settembre 2014. Occorre documentare tutti i capitali – e la loro provenienza – per i quali non sono scaduti i termini di accertamento (niente attenuanti, quindi, per chi è già venuto a conoscenza dell’avvio di accertamenti). Vanno infine versate tutte le somme dovute, maggiorate delle sanzioni in misura ridotta.

Si potrà optare per la procedura presentando istanza di accesso all’Amministrazione Finanziaria, unitamente a documenti e informazioni necessari per determinare i nuovi imponibili e le relative imposte, per poi pagare le imposte sui maggiori imponibili che emergeranno. In tale ambito si avranno agevolazioni esclusivamente in termini di riduzione delle sanzioni.