Sembra crescere in Italia la consapevolezza di come sia necessario investire in Green IT per ottimizzare l’infrastruttura informatica aziendale e minimizzare consumo e dispendio energetico, abbattendo i costi anche nel breve periodo.
L’eco-sostenibilità integrata con l’IT deve essere visto come elemento chiave del proprio business, ma per il momento meno del 30% delle piccole e medie imprese sembra averlo compreso. Circa il 40% dei manager considera lo sviluppo del Green IT strategico a fronte di un 80-90% che considera l’IT nella sua interezza un elemento insostituibile.
Imprenditori e manager italiani, tra l’altro, hanno sempre più chiaro quanto sia cruciale oggi il problema energetico: secondo Gartner, il 2% di CO2 inquinante nell’atmosfera viene prodotto proprio dal mondo ICT, con un consumo di server e pc che determina lo 0,75% delle emissioni totali.
Per avere più efficienza nel business e minori sprechi energetici è consigliabile quindi l’adozione del Green IT attraverso l’adozione di nuove tecnologie hardware e software più ad hoc e tramite la virtualizzazione delle architetture.
Proprio per fare il punto sull’emergenza ambientale, nell’ambito di Smau 2008, Gartner, fornirà una panoramica dettagliata sull’impatto ambientale delle ICT; Telecom Italia insieme a Legambiente dimostreranno come le ICT possono diventare il fattore abilitante grazie al quale tutti i settori economici possono a loro volta garantire la loro sostenibilità.
Comufficio e EcoR’it realizzeranno invece un workshop per analizzare la bozza di Decreto 151/2005.
Saranno infine presenti importanti aziende operanti nel campo della rigenerazione che presenteranno i più avanzati prodotti e soluzioni a ridotto impatto ambientale e mostreranno come queste possano adattarsi alle proprie esigenze di business, senza stravolgere gli equilibri e l’efficacia dei processi interni, aumentando la competitività sul mercato.