Come sviluppare una leadership personale

di Marco Lucarelli

8 Maggio 2013 11:01

Come controllare e sfruttare a proprio vantaggio le reazioni istintive che prendono piede anche negli ambienti di lavoro: guida pratica allo sviluppo di una leadership personale.

In ufficio, durante la presentazione dei risultati raggiunti, un collega vi interrompe con una domanda che immediatamente percepite come un’aggressione al vostro team, al vostro lavoro ma soprattutto alla vostra persona.

Il corpo, teso come quello di un puma, si predispone all’attacco, in risposta alla minaccia. Eppure non siete nella savana, al cospetto di un capobranco infuriato, ma in sala riunioni, in piedi davanti ad una platea composta dai senior manager della vostra azienda.

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Perché questa reazione? Come controllarla o sfruttarla a vostro favore?

Ce lo spiega Giovanna D’Alessio nel suo libro “Il potere di cambiare. Come sviluppare la leadership personale” (Rizzoli Etas, 2013).

Un libro che ci farà capire come il modo in cui vediamo le cose e reagiamo oggi viene da lontano. Dai nostri antenati, dalla nostra genetica e soprattutto dalle nostre esperienze precedenti sedimentate nella nostra memoria.

I tre cervelli

Tre diversi stadi evolutivi coesistono nel nostro cervello:

  1. Il cervellorettiliano”: è la fase primitiva che più ci lega ai nostri antenati: sopravvivenza pura, regolazione dell’organismo e delle sue funzioni vitali principali.
  2. Il sistema limbico: regola invece le emozioni, positive o negative dove la distinzione è data dalle associazioni che abbiamo in memoria di certe situazioni.
  3. La neocorteccia: la fase evolutiva più avanzata del nostro cervello invece, è quella del pensiero complesso, della ragione, della capacità di astrazione e pensiero.

Davanti ad un attacco in ambito lavorativo (o da noi percepito come tale), il rischio è quello di reagire utilizzando solo quelle parti di cervello che per prime vengono attivate dagli stimoli esterni, il cervello rettiliano e quello limbico dove predomina l’amigdala.

L’autrice, una dei pionieri del coaching in Italia, ci spinge a riflettere su questi comportamenti anche grazie a semplici schede di lavoro che ci faranno ragionare su situazioni dove abbiamo reagito troppo impulsivamente e che vorremmo evitare di ripetere nel futuro.

Perché leggerlo

Perché quando sarete in sala riunioni, in piedi davanti ad una platea composta dai senior manager della vostra azienda e l’odioso collega del marketing vi interromperà, saprete come e cosa rispondere.

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Marco Lucarelli è esperto di management, comunicazione e new media, è autore del blog Letture per manager.