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Pagamenti in contante: controllo identità sopra i 3mila euro

di Anna Fabi

18 Gennaio 2024 15:17

Regolamento antiriciclaggio: un codice unico in tutta la UE per contrastare l'uso illecito dei contanti e il riciclaggio attraverso il sistema finanziario.

Chi effettuerà un pagamento in contanti sopra i 3mila euro dovrà mostrare i documenti a chi riceve la transazione: è una delle misure chiave nell’ambito del nuovo pacchetto di norme antiriciclaggio approvate in via provvisoria in sede UE.

L’accordo raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento Europeo riguarderà tutti i 27 Stati membri, armonizzando le rispettive legislazioni in materia.

Tetto ai contanti con identificazione

La nuova disciplina prevede un tetto massimo di 10mila euro per i pagamenti in contanti. Gli Stati membri avranno la flessibilità di imporre un limite massimo inferiore, ma ovviamente non superiore a tale soglia.

A tale tetto è associato il nuovo obbligo di  identificazione di coloro i quali effettuano transazioni occasionali in contanti sopra i 3mila euro.

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Tocca a Poste, banche, istituti di credito, agenzie immobiliari, servizi di gestione patrimoniale, casinò e singoli commercianti effettuare obbligatoriamente la verifica del”identità della persona che effettua il pagamento in contante.

Secondo l’accordo provvisorio, vecchi e nuovi soggetti obbligati dovranno identificare le persone che pagano in contanti per importi superiori a 3mila euro, così da scoraggiare il ricorso al cash per il riciclaggio di denaro sporco.

Entrata in vigore della riforma

I testi delle diverse disposizioni su cui si basa la riforma delle norme anti-riciclaggio saranno ora finalizzati e presentati ai rappresentanti al Comitato dei rappresentanti degli Stati membri e al Parlamento europeo, per l’approvazione definitiva.

Una volta ufficializzati, saranno adottati dal Consiglio e dal Parlamento UE e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per la loro entrata in vigore.

Con il nuovo pacchetto normativo, le misure -v applicabili al settore privato – saranno trasferite in un nuovo Regolamento, mentre la Direttiva si occuperà dell’organizzazione dei sistemi istituzionali AML/CFT a livello nazionale negli Stati membri.