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Anticipo del TFS ai dipendenti pubblici con prestito INPS

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 29 Agosto 2023
Aggiornato 12:51

Ultime notizie sul TFS dei dipendenti pubblici: entro agosto, attesi i primi accrediti dell'anticipazione integrale da parte dell'INPS al tasso dell'1%.

Entro fine agosto dovrebbero arrivare i primi accrediti dell’anticipo integrale del TFS ai dipendenti pubblici che vanno in pensione e che hanno richiesto a partire dallo scorso 1° febbraio l’accesso al trattamento di fine servizio nel Pubblico Impiego.

Da quest’anno c’è infatti un’importante novità per gli iscritti al Fondo Credito (ex INPDAP e pubbliche amministrazioni), che possono chiedere l’anticipo direttamente all’INPS su tutto il TFS maturato, ad un tasso agevolato dell’1%.

Anticipo TFS per iscritti al Fondo Credito INPS

L’anticipazione del Trattamento di Fine Servizio, dal 1° febbraio 2023, consente agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di ottenere l’importo del TFS maturato, al netto di interessi e spese, ad un tasso d’interesse dell’1%. Sull’importo dell’anticipazione al lordo degli interessi si applicherà la ritenuta dello 0,50% per le spese di amministrazione.

Al Fondo sono iscritti tutti i dipendenti ex INPDAP ma è aperto anche a dipendenti e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche. Si tratta dunque di una possibilità ghiotta per i dipendenti pubblici, ai quali in TFS può essere liquidato anche dopo anni quando l’importo è consistente.

La domanda di accesso a questa formula di prestito INPS con anticipo integrale del TFS o del TFR ai dipendenti pubblici deve essere presentata online, a partire dal 1° febbraio, accedendo al servizio web dedicato.

I tempi di lavorazione della richiesta sono di massimo 180 giorni.

Chi ha diritto all’anticipo integrale del TFS-TFS

Possono accedere all’anticipo INPS chi è andato in pensionati di vecchiaia, pensione anticipata Fornero, Quota 100 e Quota 102, in pensione anticipata Precoci, in pensione con Opzione Donna.

La richiesta dell’anticipo del 100% della liquidazione per gli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali riguarda pensionati o cessati, purché con diritto a una prestazione di TFS-TFS non ancora interamente erogata.

Anticipo TFS dipendenti pubblici con prestito bancario

Per chi sceglie la vecchia opzione, ossia il prestito bancario con gli istituti convenzionati, la procedura è sostanzialmente invariata: dopo aver ottenuto dall’INPS o altro ente pensionistico la certificazione e la quantificazione del TFR/TFS maturato, previa procedura telematica dedicata, ci si può rivolgere a tali istituti convenzionati per richiedere un’anticipazione  sul proprio TFR o TFS.

Dopo aver inoltrato la richiesta all’Ente erogatore, in questo caso l’INPS, l’Istituto di previdenza invia al lavoratore interessato la certificazione del diritto all’anticipazione.  A quel punto si può andare in banca. È possibile prendere visione dell’elenco delle banche e istituti di credito che aderiscono all’Accordo attraverso il portale lavoropubblico.gov.it.

Quanto costa l’anticipo del TFS bancario

Con l’accordo ABI sull’anticipo del TFS, il prestito ottenibile arriva ad un massimo di 45mila euro, con tasso di interesse teorico dello 0,4%. Significa che, in via teorica, per ottenere l’anticipazione sul proprio TFS maturato si dovrebbe ottenerne prima del tempo una quota fino a 45mila euro pagando circa 180 euro.

Tuttavia, le banche che aderiscono (non vi è alcun obbligo), sono pochissime (ad oggi se ne contano appena 8), mentre in molti casi il tasso d’interesse richiesto tramite offerta di mercato arriva anche oltre il 4% (per un importo pari a 1.800 euro).

Quando arriva l’anticipo del TFS bancario

Per quanto riguarda la tempistica di erogazione dell’anticipo, con la procedura INPS + Banca sono previsti circa 15 giorni affinché la banca provveda all’accredito della somma anticipata sul conto corrente indicato dal richiedente.

Tuttavia si tratta dello step finale di un iter che comprende il rilascio della certificazione del diritto all’anticipazione entro 90 giorni dalla richiesta, così come l’avvio di eventuali verifiche necessarie per definire il contratto di anticipo da ultimare entro 30 giorni l’approvazione da parte dell’istituto di credito. Alla fine, trascorrono almeno 3-4 mesi.