Risarcimento diretto: come funziona, novità 2023 e come affrontare i possibili rincari

di Anna Fabi

Pubblicato 23 Settembre 2022
Aggiornato 26 Settembre 2022 09:13

Cambiamenti in arrivo per il risarcimento diretto in caso di sinistri stradali da gennaio 2023, ma c’è chi teme rincari sui premi assicurativi: tutto quello che c’è da sapere.

A partire dal 2023 entreranno in vigore alcune novità relative al regime del risarcimento diretto per la RCA, la procedura di indennizzo utilizzata nella gestione dei sinistri stradali e obbligatoria per le compagnie di assicurazioni italiane.

Con l’approvazione definitiva del Disegno di Legge sulla Concorrenza, infatti, è stata messa nero su bianco la nuova disciplina che estende il risarcimento diretto anche alle imprese assicurative estere che operano in Italia, una novità che ha destato non poche preoccupazioni soprattutto in vista di possibili rincari per quanto riguarda i premi assicurativi.

Il risarcimento diretto è la procedura più diffusa in caso di sinistro stradale, finalizzata a ottenere l’indennizzo del danno subito evitando lungaggini burocratiche. Si tratta di un iter differente rispetto al risarcimento ordinario, utilizzabile solo in alcuni specifici casi e in grado di rendere i tempi e le modalità di liquidazione del sinistro molto più semplici e veloci.

Come funziona il risarcimento diretto

La procedura del risarcimento diretto per la Responsabilità Civile Auto, introdotta a partire dal 1° febbraio 2007 dal Decreto Bersani, viene utilizzata in caso di sinistri stradali e coinvolge le assicurazioni auto sottoscritte dai proprietari dei veicoli coinvolti.

L’indennizzo diretto prevede che, in caso di sinistro e in presenza di alcune condizioni, sia possibile richiedere il risarcimento del danno direttamente dalla propria compagnia di assicurazione, che in un secondo momento potrà rivalersi nei confronti della compagnia del soggetto che ha causato l’incidente o ha contribuito a causarlo.

L’accesso alla procedura diretta è permesso solo se le compagnie assicurative dei soggetti coinvolti hanno aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (Convenzione C.A.R.D.), in caso contrario è necessario richiedere il risarcimento alla compagnia del soggetto che ha causato il sinistro.

Quando si applica il risarcimento diretto

Secondo quanto stabilito dal codice delle assicurazioni, il proprietario o conducente danneggiato che non è responsabile del sinistro, oppure lo è solo parzialmente, può richiedere e ottenere il risarcimento diretto in presenza di alcune condizioni:

  • il sinistro deve coinvolgere solo due veicoli;
  • il sinistro deve caratterizzarsi per una collisione verificatasi tra veicoli a motore coperti da assicurazione RCA;
  • i due veicoli coinvolti devono essere stati immatricolati in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano;
  • il sinistro deve avvenire in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano;
  • entrambe le compagnie di assicurazione devono avere aderito alla C.A.R.D.

La procedura di risarcimento diretto, inoltre, si applica anche se l’incidente ha causato lesioni fino a 9 punti di invalidità ad altre persone presenti nei veicoli, mentre non si applica se a subire danni fisici sono stati i passanti.

Non è possibile richiedere il risarcimento diretto, invece, se il sinistro ha coinvolto macchine agricole, natanti o motocicli con vecchia targa a 5 caratteri, se non vi è stata collisione oppure se i veicoli coinvolti sono più di due.

Differenza tra risarcimento diretto e ordinario

L’indennizzo diretto, come descritto sopra, può essere richiesto solo se il sinistro rientra in una specifica casistica, mentre in tutte le altre situazioni è necessario ricorrere alla procedura ordinaria che prevede la richiesta di risarcimento diretta non alla propria compagnia assicuratrice, ma a quella del veicolo responsabile del sinistro.

L’IVASS, nel sito web ufficiale, mette a disposizione due fac-simile relativi alle richiese di risarcimento dei danni previste nelle due modalità, con la procedura diretta e ordinaria.

Quali compagnie assicurative aderiscono alla C.A.R.D.

Tutte le compagnie assicurative italiane ammesse a operare nella RCA aderiscono alla C.A.R.D, permettendo dunque agli assicurati di beneficiare del risarcimento diretto.

Sul portale dell’IVASS è consultabile l’elenco delle compagnie assicurative sia italiane sia estere autorizzate, che informa anche sull’eventuale adesione alla C.A.R.D.

Anche sui principali portali di comparazione è in genere riportata in evidenza l’adesione della compagnia alla convenzione C.A.R.D. Ad esempio, su  Facile.it è possibile comparare diverse assicurazioni online, confrontando le caratteristiche delle singole polizze offerte da diverse compagnie assicurative tra cui la possibilità di accedere al risarcimento diretto, per valutare  quale sia la soluzione più adatta e conveniente in base alle esigenze individuali.

Come richiedere il risarcimento diretto

Per richiedere il risarcimento diretto è necessario che l’assicurato si rivolga direttamente alla propria compagnia assicurativa, entro tre giorni dal sinistro e presentando il modulo CAI di Constatazione Amichevole di Incidente.

La richiesta di indennizzo diretto, inoltre, deve indicare i nomi degli assicurati e delle compagnie assicurative, le targhe dei due veicoli coinvolti nel sinistro, la descrizione della collisione e le generalità di eventuali testimoni.

Anche eventuali lesioni fisiche provocate ai passeggeri, inoltre, devono essere segnalate nei dettagli.

Risarcimento diretto: cosa cambia dal 2023

Il DDL Concorrenza, approvato lo scorso 2 agosto in via definitiva dal Senato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 agosto 2022, contiene un aggiornamento sulla procedura del risarcimento diretto, esteso anche alle compagnie assicurative che hanno sede in uno Stato dell’Unione Europea e che operano sul territorio nazionale a partire dal 1° gennaio 2023.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 31 del testo, precisamente, la disciplina dell’indennizzo diretto potrà essere applicata anche in caso di sinistri che coinvolgono veicoli assicurati con compagnie comunitarie.

Una novità che rappresenta un’ulteriore semplificazione e che si propone di velocizzare ulteriormente l’iter dell’indennizzo, eliminando le disparità attualmente esistenti tra le compagnie italiane obbligate ad aderire alla C.A.R.D e le altre compagnie europee.

Risarcimento diretto 2023 e rischio rincari

Il provvedimento deciso dal DDL Concorrenza ha suscitato reazioni contrastanti da parte di molte associazioni di categoria, soprattutto in vista di possibili rincari dei premi assicurativi.

L’AIBA, Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, ha accolto positivamente la novità sottolineando l’opportunità di accedere all’indennizzo in tempi più rapidi e l’ampliamento della certezza del risarcimento. Tra i vantaggi, inoltre, l’Associazione segnala il porre fine a una situazione di asimmetria tra compagnie italiane ed estere operanti in Italia, favorendo una maggiore concorrenzialità.

Per l’AIPED (Associazione Italiana Periti Estimatori Danni), invece, l’aggiornamento del DDL Concorrenza mina la libertà di scelta del consumatore, parere condiviso anche dal Movimento Consumatori che sottolinea il rischio di vedere aumentare il costo del premio di polizza.

Secondo Assoutenti, inoltre, la misura potrebbe generare una grave distorsione della concorrenza e una riduzione dei diritti degli assicurati nella scelta polizze RCA tradizionali. La proposta dell’Ente è quella di abolire del tutto il risarcimento diretto.

Ad avanzare proteste è anche il mondo delle moto attraverso Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che focalizza l’attenzione sul rischio di rincari anche fino all’80%.

“La novità introdotta dal provvedimento – si legge in una nota diffusa dall’Associazione – non solo ridurrebbe paradossalmente la concorrenza nel settore moto, ma produrrebbe un rincaro generalizzato del costo delle polizze motociclistiche, con un prevedibile rischio anche di elusione dell’obbligo assicurativo.”