Obbligazioni: vantaggi e rischi nel mercato odierno

di Alessandra Caparello

6 Settembre 2022 11:00

Obbligazioni, guida rapida per risparmiatori: come funzionano, come orientarsi, dove comprarle, quanto rendono e quali rischi valutare prima di investire.

Le obbligazioni costituiscono uno strumento finanziario tramite cui un soggetto pubblico o privato raccoglie capitali a prestito da un altro soggetto: governi e imprese le emettono ad esempio per raccogliere fondi dagli investitori poiché necessitano di nuove fonti di capitale per finanziare le proprie attività.

Quando gli investitori acquistano obbligazioni governative significa dunque che prestano denaro al governo emittente, mentre quando acquistano obbligazioni societarie, prestano denaro all’impresa emittente. Poi al termine della vita dell’obbligazione (detta scadenza), il capitale iniziale viene restituito all’investitore.

Quello obbligazionario è pertanto di gran lunga il mercato mobiliare più vasto al mondo, capace di offrire agli investitori opportunità illimitate. Ma vediamo più da vicino di cosa si tratta.

Obbligazioni: cosa sono

L’obbligazione, anche detta bond, è un titolo che dà all’investitore che lo compra il diritto a ricevere il rimborso della somma versata e una remunerazione a titolo di interesse (chiamata cedola) alla scadenza definita. Si tratta in sostanza di un titolo di credito che rappresenta frazioni di uguale valore nominale e pari diritti di un’unica operazione di finanziamento.

Se sei sottoscrittore o possessore di un’obbligazione diventi creditore della società emittente, cioè hai diritto alla restituzione della somma investita che la società è obbligata a rimborsarti alla scadenza prefissata. In pratica, sottoscrivendo un’obbligazione fai un prestito al soggetto emittente.

Come funzionano le obbligazioni

Acquistando un’obbligazione si versa del denaro a chi l’ha emessa (soggetto detto “emittente”) che lo utilizza per finanziarsi e si impegna a restituirlo alla scadenza ed a pagare un interesse. L’emittente, che beneficia dell’operazione di finanziamento, può essere:

  • uno Stato
  • una società privata
  • una banca

Il momento in cui l’emittente dovrà restituire le somme ricevute è la scadenza del termine del prestito obbligazionario. Le obbligazioni possono essere a breve, medio e lungo termine.

L’interesse, che viene normalmente corrisposto tramite cedole, è il prezzo che l’investitore pretende per prestare il proprio denaro.  Il rendimento dell’obbligazione, oltre che dall’interesse, è composto anche dal guadagno in conto capitale (capital gain), che si ha se il titolo è acquistato a un prezzo minore di quello a cui è rimborsato o venduto. Se, al contrario, il titolo viene rimborsato o venduto ad un prezzo minore di quello di acquisto, si ha una perdita in conto capitale.

Tipologie di obbligazioni

Nel mercato obbligazionario esistono moltissimi tipi di obbligazioni e diverse classificazioni. Così ci sono obbligazioni ordinarie, dette anche plain vanilla e obbligazioni strutturate.

Quelle ordinarie possono suddividersi, a loro volta:

  • a tasso fisso, che attribuiscono all’investitore interessi in misura predeterminata;
  • a tasso variabile, il cui interesse non è predeterminato, ma variabile in relazione ai tassi di mercato.

Le obbligazioni strutturate si compongono:

  • di una obbligazionaria ordinaria, che può prevedere o meno il pagamento di cedole periodiche e che assicura la restituzione del valore nominale del titolo
  • e di un contratto derivato, che fa dipendere la remunerazione dell’investitore dall’andamento di uno o più parametri finanziari o reali, come ad esempio indici o combinazioni di indici di borsa, azioni, fondi comuni, tassi di cambio o materie prime.

Quanto costano

Domanda che spesso si pone chi si avvicina al mondo obbligazionario è quanto costano in linea generale. Vi sono due tipi di “prezzo” da comprendere.

  1. Il primo corrisponde al prezzo iniziale dell’obbligazione – ovvero al suo valore nominale – che viene determinato quando l’obbligazione viene emessa per la prima volta sul mercato. Tale valore corrisponde anche all’importo di capitale che verrà restituito all’investitore alla scadenza.
  2. Il secondo si riferisce al prezzo dell’obbligazione quando viene scambiata sul mercato secondario. Tali prezzi sono calcolati come una percentuale del valore nominale.

Quando il prezzo di un’obbligazione è superiore al suo valore nominale, si dice che l’obbligazione quota a premio. Al contrario quando il prezzo di un’obbligazione è inferiore al suo valore nominale, si dice che quota a sconto.

Quanto rendono le obbligazioni

Per capire se si sta facendo il giusto investimento, il fattore clou che si considera è il rendimento. In realtà non è necessario calcolare da sé il rendimento effettivo delle obbligazioni ma si può trovarne il valore pubblicato sulla stampa specializzata.

I fattori  principali che possono incidere sulla performance di un’obbligazione e quindi sul rendimento sono le oscillazioni dei tassi d’interesse, le condizioni di mercato, l’età dell’obbligazione e il rating attribuito dalle agenzie che riflettono il loro giudizio sulla sicurezza dell’obbligazione. Anche l’età di un’obbligazione rispetto alla sua data di scadenza può influire sul prezzo.

Obbligazioni: dove comprarle

Le obbligazioni  possono essere acquistate:

  • sul mercato primario, sottoscrivendole al momento in cui vengono offerti per la prima volta al pubblico;
  • sul mercato secondario, cioè acquistandoli “in borsa”, in un momento successivo alla loro emissione, da chi lo ha già acquistato.

Quali sono le migliori

Le obbligazioni che rendono di più sono spesso quelle denominate in valuta estera, dove ci si assume un doppio rischio, ovvero sia quello emittente sia quello di cambio e quelle emesse da stati o società con rating basso.

In genere, dunque, prima di acquistare è bene valutare la vasta gamma di obbligazioni esistente sul mercato e scegliere il prodotto adatto  alle proprie caratteristiche e obiettivi.

Vantaggi di investire in obbligazioni

In genere le obbligazioni sono di interesse di investitori e risparmiatori che ricercano un rendimento periodico che sia maggiore rispetto a un investimento in liquidità o in Titoli di Stato e certo nei flussi di cassa, in quanto il rischio – seppur esistente (e legato al fallimento del soggetto emittente) – è comunque più contenuto rispetto, per esempio, all’investimento in azioni.

Inoltre, le obbligazioni sono vantaggiose anche per le società emittenti, perché la collocazione di titoli obbligazionari rappresenta una forma di finanziamento alternativo a quello bancario, permettendo di reperire risorse anche con scadenze prolungate e a tassi di interesse che possono essere più vantaggiosi rispetto ai prestiti bancari.

Svantaggi e rischi delle obbligazioni

Anche le obbligazioni, come ogni attività finanziaria, comportano dei rischi. Come ricorda la Consob, quelli tipici sono:

  • il rischio di interesse, che riguarda la possibilità che il prezzo del titolo diminuisca a seguito di variazioni dei tassi di interesse. I titoli a tasso fisso, e soprattutto quelli a lunga scadenza, sono maggiormente esposti a questo rischio rispetto ai titoli a tasso variabile
  • il rischio di credito (o rischio emittente), che è legato alla possibilità che l’emittente sia inadempiente, in tutto o in parte, nel pagamento degli interessi e/o del capitale.
  • il rischio di liquidità  che riguarda la difficoltà di vendere rapidamente ed economicamente (cioè senza perdite in termini di prezzo) le proprie obbligazioni prima della scadenza.
  • il rischio di cambio che si corre se si investe in titoli denominati in valuta diversa da quella domestica ed è legato alla variabilità del rapporto di cambio tra le due valute.

Consigli per investire in obbligazioni

Investire i propri risparmi è sempre un’azione da valutare attentamente. Chi pensa ad un’obbligazione, è bene che consideri il rendimento effettivo netto a scadenza e la duration modificata del titolo: il primo indicherà il ritorno annuo a scadenza dell’investimento, il secondo parametro invece valuta le variazioni di prezzo del titolo in funzione dei tassi di interesse.

Consigli per diversificare gli investimenti

Le obbligazioni sono tipicamente inserite all’interno di portafogli d’investimento per svariati motivi, tra cui la generazione di reddito, la protezione e l’apprezzamento del capitale, nonché per finalità di copertura contro il rallentamento dell’economia. Le obbligazioni, difatti, sono considerate una classe di attivo difensiva, in quanto sono meno volatili rispetto ad altre asset class come le azioni, e molti investitori le utilizzano proprio come fonte di diversificazione per contribuire a ridurre la volatilità e il rischio complessivo del portafoglio.