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Agenda Digitale: la bozza del Decreto Digitalia

di Francesca Vinciarelli

12 Settembre 2012 17:10

Le novità della bozza finale del Decreto Digitalia, con gli impegni del Governo per l'Agenda Digitale: le perplessità delle aziende sulla concreta realizzazione degli impegni presi e il raggiungimento degli obiettivi UE.

Online l’ultima bozza del Decreto Digitalia, con le misure del Governo per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Agenda digitale italiana ed europea.

Tra i passaggi di maggiore rilievo nella bozza del Decreto ci sono temi caldi per le imprese: disegno di legge annuale per l’incentivo dei servizi digitali, open data e riuso, smart cities, semplificazioni per start-up, agevolazioni per chi avvia attività di e-commerce, pagamenti elettronici e Mobile, Piano Nazionale Banda Larga.

Sparito invece il comma che consentiva di creare un’hotspot Wi-Fi con la semplice autocertificazione, promuovendone la diffusione.

Scarica la bozza: Decreto Digitalia

Molti i dubbi di imprese e operatori sulle reali capacità dell’Esecutivo di mettere in atto gli impegni presi, per i quali il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha ricevuto il plauso della UE.

Per esempio, per il Piano Banda Larga il Governo ha stanziato 150 milioni di euro per il 2013, un plafond che appare insufficiente a raggiungere gli obiettivi prefissati.  Sarà infatti necessario investire pesantemente nella realizzazione delle infrastrutture necessarie a combattere il digital divide che ancora attanaglia il nostro Paese.

Perplessità anche sull’Agenzia per l’Italia Digitale, istituita da poco con lo scopo di far  confluire in un’unica Istituzione funzioni che finora venivano svolte da Enti separati.

L’obiettivo dell’Agenzia è di accelerare la realizzazione della Agenda digitale Italiana, coordinare le politiche e le strategie di diffusione delle nuove tecnologie e assicurare l’interoperabilità tra i sistemi informatici della PA come richiesto dall’UE, nei confronti della quale l’Agenzia svolgerà il ruolo di interlocutore privilegiato per l’Italia.

Il Decreto Digitalia deve essere valutato dal Consiglio dei Ministri, ma l’appuntamento del 14 settembre con ogni probabilità slitterà almeno al 21 settembre.