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Spending Review e Legge di Stabilità: tagli da 20 miliardi

di Barbara Weisz

Pubblicato 9 Settembre 2014
Aggiornato 6 Ottobre 2014 07:24

Vertici a Palazzo Chigi sulla Spending Review: in vista riduzioni di spesa pubblica per 20 miliardi nella Legge di Stabilità 2015.

In tema di risparmi sulla spesa pubblica l’obiettivo è tagliare 20 miliardi di euro, con una sforbiciata lineare per ogni Ministero pari al 3%, così da finanziare la manovra economica per l’anno prossimo, la cui definizione nelle prossime settimane entra nel vivo. La fase cruciale dei lavori sta iniziando in queste ore: lunedì 8 settembre vertice a Palazzo Chigi tra Ministro dell’Economia Padoan, delle Riforme Boschi e Commissario alla Spending Review, Cottarelli; martedì 9 tutti gli altri ministri invitati a individuare i risparmi possibili di propria spettanza.

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Spending Review

Il Commissario alla Spending Review ha messo a punto il suo nuovo piano – come sempre una griglia di partenza dalla quale partire per individuare le mosse da compiere, in accordo con il Governo – con delle sostanziali modifiche rispetto ai tagli che lo stesso Cottarelli aveva previsto lo scorso marzo scorso ma che poi erano stati in parte giudicati non in linea con le politiche perseguite dal Governo: ad esempio, sono stati stralciati i famosi potenziali tagli alle pensioni inizialmente suggeriti, per espressa volontà dell’Esecutivo.

=> Spending Review: piano Cottarelli e linea di Governo

Dal Forum di Villa d’Este a Cernobbio, è stato lo stesso Commissario Cottarelli ad anticipare alla platea l’obiettivo prefissato da “20 miliardi di tagli” da applicare linearmente ai ministeri italiani, partendo da una spesa primaria da 700 miliardi. I prossimi giorni saranno dunque fondamentali per capire se è davvero possibile recuperare tante risorse dalle spese ministeriali e su quali voci intervenire.

Legge di Stabilità 2015

Esistono dubbi sul fatto che la sforbiciata lineare sui ministeri possa bastare a finanziare una manovra impegnativa: solo per citare il capitolo più noto, renderà strutturale l’aumento da 80 euro in busta paga proveniente dal taglio del cuneo fiscale (agendo sull’IRPEF) e prevederà incentivi fiscali per le imprese. In realtà, proprio dal riordino degli incentivi alle imprese potrebbero arrivare risorse economiche per finanziare quanto previsto dalla prossima Finanziaria.

Un nuovo Commissario

Nel frattempo sembra destinato a cambiare nuovamente il commissario alla Spending Review. Si rincorrono da mesi voci e smentite: nelle ultime ore è gettonata l’ipotesi di un ritorno di Cottarelli al Fondo Monetario Internazionale dal prossimo ottobre. Nulla di ufficiale ma il tam-tam è ripreso. Chi sarà il quarto commissario italiano alla Spending Review? Chi salirà sulla poltrona su cui si sono avvicendati in pochi anni Enrico Bondi, Piero Giarda e Cottarelli? Il nome che circola è Yoram Gutgeld, consigliere economico di Matteo Renzi, che sta partecipando alle riunioni di questi giorni.

Intanto, per il Governo, i conti pubblici e i programmi di crescita si avvicina un nuovo importante appuntamento, questa volta internazionale: il vertice Ecofin del 13 settembre, che si terrà a Milano (l’Italia è presidente di turno dell’UE). Sul tavolo, fra i grandi temi, le recenti mosse di politica monetaria della BCE (taglio tassi, rifinanziamento a lungo termine finalizzato ai prestiti a imprese e famiglie, acquisti di cartolarizzazioni bancarie).