Inflazione giù: l’ISTAT certifica la svolta sui prezzi al consumo

di Alessandra Gualtieri

16 Gennaio 2024 12:39

L'inflazione in Italia continua a scendere: gli ultimi dati ISTAT offrono un quadro globale su prezzi al consumo e indici, con gli impatti sulle famiglie.

La corsa al rialzo dell’inflazione continua a frenare: a dicembre 2023 l’ISTAT ha registrato una nuova flessione che si è tradotto in un +0,6% rispetto ad al drammatico +11,6% del dicembre 2022.

Nel 2023, alla luce di questi dati, la crescita dei prezzi al netto delle componenti volatili (inflazione di fondo) risulta pari a +5,1% (rispetto al +3,8% del 2022) con un trascinamento dell’inflazione al 2024 di +0,1%.

I prezzi nel comparto alimentare, tuttavia, mostrano ancora un’accelerazione della crescita media annua, nonostante l’attenuazione della loro dinamica tendenziale verificatasi nella seconda metà dell’anno.

Inflazione: numeri, trend e stime

A dicembre 2023, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), esclusi i tabacchi, ha mostrato un incremento dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua.

Questi dati confermano la stima preliminare avanzata dall’ISTA.

Analisi dei prezzi al consumo

L’analisi dei prezzi al consumo nel 2023 evidenzia una crescita media del 5,7% rispetto all’8,1% del 2022. Escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, l’inflazione di fondo mostra un incremento del 5,1% rispetto al 3,8% dell’anno precedente.

Fattori che incidono sull’inflazione

Il rallentamento dell’inflazione è principalmente dovuto ai prezzi dei Beni energetici regolamentati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

Invece, l’attenuazione del calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati e l’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati forniscono un sostegno alla dinamica dell’inflazione.

Variazioni indice generale

L’indice generale mostra un aumento congiunturale dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, dei Beni alimentari non lavorati e dei Beni non durevoli. Questi effetti sono parzialmente compensati dalla diminuzione dei prezzi degli Energetici, sia regolamentati che non regolamentati.

Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IPCA)

L’IPCA segna un incremento dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% su base annua, confermando la stima preliminare. La sua variazione media annua del 2023 è +5,9%.

Nel 2023, l’impatto dell’inflazione, misurato dall’IPCA, risulta più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa.