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Coronavirus, verso le nuove misure per le imprese

di Barbara Weisz

5 Marzo 2020 09:08

Il Governo prepara un piano con nuovi incentivi Industria 4.0, edilizia, auto, energie sostenibili, il ministero degli Esteri annuncia misure per il Made in Italy: le richieste delle imprese, le proposte del sindaco di Milano.

Potenziamento incentivi Industria 4.0, stimoli all’edilizia nell’ottica della sostenibilità ambientale (ecobonus al 100%), rottamazione auto, energie alternative, misure per turismo, distribuzione, trasporti, sconti contributivi, altre tipologie di incentivi per il back reshoring: sono le misure che il ministro dell’Economia, Stefano Patuanelli, annuncia di voler inserire nel decreto con le nuove misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il mondo imprenditoriale intanto si muove massicciamente, su più fronti, per fronteggiare l’emergenza: tavolo aperto con il Governo, sondaggi e campagne informative per le imprese.

Stesso discorso, per gli enti locali. Fra gli altri, segnaliamo le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che pensa a un piano per il rilancio della città che parta dai suoi tradizionali punti di forza, moda, design, food. Vediamo tutto.

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Il piano del Governo sarà pronto nei prossimi giorni.

Si parla di uno o anche di diversi decreti, senza escludere la possibilità di inserire misure nell’ambito della conversione in legge di provvedimenti già adottati nei giorni scorsi. Il ministero Patuanelli ha fornito una serie di anticipazioni:

  • potenziamento piano Industria 4.0: si valuta l’ipotesi di aumentare il potenziare il credito d’imposta sugli investimenti in macchinari, aumentando le soglie oppure alzando la misura dell’agevolazione. E c’è l’intenzione di rendere il beneficio triennale: si tratta di una previsione già inserita in manovra, che va incontro alle richieste che da anni arrivano dal mondo delle imprese, favorevoli a meccanismi di incentivazione prolungati nel tempo, che consetano di fare piani a lungo termine pianificando gli investimenti. Ricordiamo molto in sintesi che al momento il credito di imposta è al 6% per l’acquisto di macchinari nuovi, fino a un tetto di 2 milioni di euro, per i macchinari 4.0 che prima erano agevolati con l’iperammortamento è al 40% fino al 2,5 milioni di euro e al 20% da 2,5 a 10 milioni di euro, mentre per i software è al 15% fino a 700mila euro.
  • Edilizia: ipotesi di alzare al 100% l’ecobonus, ovvero la detrazione per gli interventi di riqualificazinoe enrgetica degli edifici. si pensa anche allo sconto in fattura (in luogo della detrazione in dichiarazione dei redditi), accompagnato da meccanismi che non penalizzino le PMi e i piccoli artigiani.
  • Automotive: nuova rottamazione auto che incentivi l’acquisto di veicoli a basse emissioni, sia auto che moto. Interventi a favore delle infrastrutture per le auto elettriche (colonnine di ricarica).
  • Energie pulite: semplificazioni per il repowering degli impianti eolici.
  • Back reshoring: incentivi per le aziende che tornano a produrre in Italia (sconti fiscali, contributivi, taglio costo del lavoro).
  • Potenziamento investimenti in infrastrutture.
  • Incentivi ai settori più colpiti: turismo, trasporti, logistica, grande distribuzione. Si pensa a meccanismi fiscali incentivanti, come il credito d’imposta, ma anche a strumenti che consentano più velocemente di incassare liquidità.

Tutte le più importanti associazioni datoriali, così come le rappresentanze sindacali, sono impegnate nei tavoli Governativi per mettere a punto le misure di rilancio.  Nel pomeriggio del 4 marzo, vertice a Palazzo Chigi con il premier Conte e i rappresentanti degli enti locali.

Per quanto riguarda le richieste fondamentali che arrivano dal mondo imprenditoriale, il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, pensa a un piano straordinario a livello europeo da 3 miliardi di investimenti in dieci anni, “finanziabili con eurobond”.

Confartigianato sottolinea l’annuncio del ministero degli Esteri di un piano straordinario per la promozione del Made in Italy da 716 milioni di euro nell’ambito dl quale sono previsti rimborsi alle PMI per le mancate fiere, uno stop fino al 2021 del contributo delle PMI all’ICE, servizi gratis per le imprese fino a 100 dipendenti a partire dal primo aprile.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervista da QN, chiede una serie di misure specifiche per le imprese come la proroga delle scadenze fiscali, moratoria mutui, misure per l’accesso al credito, cassa integrazione anche per le piccole e micro imprese.

Confagricoltura ha presentato al premier un pacchetto di proposte per interventi urgenti, auspica che l’Europa accolga le richieste di maggior flessibilità sul bilancio. Il segretario generale della Cna (confederazione nazionale artigianato) Sergio Silvestrini chiede l’estensione delle misure sospensive degli adempimenti fiscali a tutto il territorio nazionale, la sospensione degli ISA (gli indicatori di affidabilità fiscale perle partite IVA) per il 2020, misure per il credito alle imprese, la possibilità di cedere alle banche le detrazioni per i lavori edilizi.

Segnaliamo che Confindustria sta conducendo un sondaggio online fra le imprese per monitorare l’impatto del Covid 19 sul fronte sia delle attività produttive sia dei rapporti internazionali. La compilazione richiede 15 minuti, il questionario è online fino al 5 marzo. L’idea è quella di portare le istanze che emergono al tavolo governativo per identificare misure adeguate.

Infine, sul fronte degli enti locali, le proposte che arrivano da Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che si trova nella zona gialla. «Le misure pensate per la zona rossa dell’emergenza sanitaria vanno estese alla capitale produttiva del Paese» spiega in un’intervista al Corriere, chiedendo poi misure concrete: contributo di 500 euro al mese per i lavoratori autonomi piegati dalla crisi, cassa integrazione in deroga per le aziende con meno di 15 dipendenti. Milano, secondo il primo cittadino, ci impiegherà un anno a riassorbire il colpo, ma «ha tutte le risorse per risollevarsi». Il sindaco pensa a un investimento significativo per il rilancio della città, che punti sulle eccellenze: ospitalità, design, moda, food.