Uno storage dati inefficace mette a rischio le aziende

di Chiara Bolognini

6 Ottobre 2008 17:40

Analisi "Corporate Hide and Seek" sui rischi legali e informatici che corrono le aziende in caso di sistema di archiviazione dati inadeguato

Archiviare in piena conformità, reperire informazioni critiche in formato digitale e produrre dati e documenti in tempi rapidi e in modo efficace è una priorità di le aziende e i professionisti che si occupano di gestione dei rischi aziendali.

Ne affronta le diverse implicazioni lo studio commissionato da CommVault e condotto dalla società di ricerca Dynamic Markets, in cui emergono trend e timori più significativi nel mondo d’impresa e tra gli uffici professionali che devono quotidianamente, per le proprie attività lavorative, ricercare informazioni archiviate in formato elettronico.

Nel dettaglio, il sondaggio 2008 Corporate Hide and Seek analizza le percezioni di 300 legali e senior manager nel Regno Unito, Germania e Paesi Bassi sui rischi legali e finanziari correlati all’impossibilità di reperire la documentazione richiesta, e sull’impatto di un cattivo ESI (electronically stored information) sull’organizzazione aziendale.

Ecco alcuni dei risultati:

  • una azienda su due (47%) ha pagato sanzioni e ha perso cause legali per ritardo o impossibilità di fornire le informazioni richieste dovuta a un sistema IT inefficace;
  • il 39% si considera a rischio multa per incapacità di produrre documenti entro le scadenze legali imposte;
  • il 58% esposte a rischi ha sperimentato ritardi nella fornitura di informazioni;
  • il 19% ha perso una causa, e la stessa percentuale ha dovuto pagare una sanzione.

Inoltre, anche il 60% delle aziende che dichiara di aver effettuato investimenti IT per risolvere questi inconvenienti non considera il dipartimento informatico sempre in grado di fornire le informazioni richieste in tempi sufficientemente rapidi.

Tuttavia, nonostante questi trend, le aziende sono in ritardo nell’adozione di approcci più rigorosi per identificare e trovare le informazioni archiviate. L’e-discovery rimane quindi una sfida più che mai aperta.