Lexmark, rispetto dell’ambiente in tre passi

di Chiara Bolognini

21 Marzo 2008 09:30

A disposizione dei clienti nuovi servizi gratuiti per la raccolta delle cartucce esauste: un numero verde, un sito Internet e gli EcoBox

Novità “green” per tutte le aziende e i privati che utilizzano cartucce per stampanti: Lexmark invita clienti e imprese ad aderire alla campagna di sensibilizzazione ed educazione al rispetto per l’ambiente.

Questo, dopo aver effettuato un’indagine che ha rilevato come il maggiore impatto ambientale in relazione al mondo printing sia connesso all’utilizzo finale dei servizi, con sprechi di carta e scarsa attenzione per il riciclo delle cartucce, che pesano sull’eco-sistema con una percentuale pari a circa l’85%.

In concreto, l’azienda ha attivato tre servizi volti a favorire il recupero e il riciclo dei materiali consumabili: un numero verde per il ritiro delle cartucce toner usate, un sito internet presso cui verificare qual sia il punto vendita più vicino per riconsegnare le cartucce inkjet esaurite e gli EcoBox, speciali contenitori messi a disposizione presso i rivenditori.

Attraverso il nuovo numero verde 800-802123, i consumatori potranno richiedere il servizio di ritiro delle proprie cartucce toner usate: Lexmark organizzerà a proprie spese il ritiro con la restituzione di un minimo di 6 cartucce esauste. Basterà inserire le cartucce vuote nelle proprie scatole e attendere che il servizio passi a recuperarle.

Per quanto riguarda le cartucce InkJet nasce invece un utile strumento online: collegandosi al sito di Lexmark e inserendo il proprio codice postale oppure la propria città, sarà possibile verificare a quale rivenditore affidare la propria cartuccia esaurita e scegliere quindi il punto di raccolta più vicino e più comodo per riconsegnarla a nuova vita.

Tra l’altro, Lexmark è la prima azienda IT italiana ad aderire a Impatto Zero, progetto ambientale promosso da LifeGate per sostenere le indicazioni del Protocollo di Kyoto relative alla compensazione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e collabora alla gestione di un sistema collettivo di raccolta dei RAEE, sia provenienti dai nuclei domestici sia da utenti professionali e centri pubblici, aderendo al progetto EcoR’It, promosso dal Consorzio Ecoqual’It.