ISEE e convivenza anagrafica: come funziona?

Risposta di Barbara Weisz

8 Aprile 2025 08:33

Giacomo chiede:

Chi è in convivenza anagrafica fa aumentare di un punto la scala di equivalenza ISEE della sua famiglia anagrafica.
Vorrei sapere se, in questo caso, i redditi e i patrimoni di chi in convivenza anagrafica fanno cumulo con quelli della famiglia anagrafica che ha richiesto l’ISEE.

La famiglia anagrafica è composta dal nucleo rilevante ai fini del calcolo ISEE, quindi in sostanza comprende i parenti conviventi, le coppie di fatto, o i casi di persone che oltre a convivere sono unite anche da un legame affettivo. Non c’è una legislazione stringente su questo concetto di legame affettivo, per cui viene lasciata alla libertà delle persone la scelta di far parte o meno dello stesso nucleo familiare ISEE nel caso di convivenza con persone che non sono parenti.

La convivenza anagrafica invece è un caso completamente diverso. Si definisce così la situazione in cui una persona vive in un istituto: può essere una struttura assistenziale, di cura, una caserma o un carcere. In questo caso, la persona rappresenta un nucleo familiare a se stante rispetto. Immagino che lei si riferisca invece a persone che convivono e magari hanno la stessa residenza. In questo caso, ai fini ISEE, cambia il coefficiente del nucleo familiare da applicare. A seconda nel numero di componenti, si applicano i seguenti coefficienti:

Numero componenti nucleo Coefficiente scala di equivalenza ISEE
1 1
2 1.57
3 2.04
4 2.46
5 2.85

Le confermo infine che le persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare ai fini ISEE cumulano redditi e patrimonio per calcolare l’indicatore.

Attenzione: le persone conviventi che non hanno vincoli di parentela non sono obbligate a far parte della stessa famiglia anagrafica. Possono quindi decidere di restare in due stati di famiglia diversi e presentare l’ISEE separatamente.

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