
Mio marito è portatore di invalidità all’85% con Legge 104 ma solo 17 anni di contributi versati, anche ante 1996. Avendo 63 anni cosa posso fare per assicurargli una pensione di vecchiaia?
La pensione di vecchiaia anticipata per invalidi all’80% (art. 1, comma 8, legge 222/1984) sarebbe accessibile a partire dai 61 anni di età per gli uomini e 56 anni di età per le donne ma richiede almeno 20 anni di contributi.
Con la deroga Dini (art. 1, comma 20, L. 335/1995 – Riforma Dini) servirebbero invece almeno 5 anni di contributi successivi al 1996 per accedere alla pensione contributiva di vecchiaia, ma suo marito dovrebbe comunque attendere i 71 anni di età. Inoltre, l’importo della pensione dipenderebbe esclusivamente dai contributi versati nel sistema contributivo dal 1996 in poi.
Se suo marito non riuscisse a raggiungere i 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e non avesse diritto alla pensione contributiva a 71 anni, potrebbe accedere all’assegno sociale al compimento dei 67 anni, ma solo se possiede un reddito molto basso. L’importo dell’assegno sociale non è peraltro una pensione, ma una prestazione assistenziale che varia in base ai redditi personali e familiari.
Un’altra strada percorribile è la Deroga Amato (D.Lgs. 503/1992), che prevede però tre specifiche condizioni di accesso alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi:
- aver maturato almeno 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992.
- essere stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 24 dicembre 1992.
- aver accumulato almeno 25 anni di anzianità assicurativa, di cui 15 anni di contributi da lavoro dipendente e almeno 10 anni di lavoro discontinuo (anni con meno di 52 settimane contributive).
Se suo marito rientra in questa fattispecie, potrebbe accedere alla pensione di vecchiaia con requisiti ridotti.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi