
Ho fatto domanda di APE Sociale, accolta se rientrante negli ammessi. L’INPS dice che devo attendere la graduatoria nazionale: quando sarà stilata?
L’INPS risponderà in modo definitivo alla sua domanda di APE Sociale entro la fine dell’anno, riconoscendole la prestazione soltanto se saranno avanzate risorse economiche. La graduatoria riguarda infatti le domande accolte con riserva.
Questo avviene per chi ha presentato la richiesta di certificazione del diritto alla prestazione o troppo presto (ad esempio a gennaio, quando non era ancora pronta la procedura 2025) o troppo tardi (ad esempio per i ritardatari del 2024 o nelle finestre tardive per il 2025) rispetto alla scadenza massima ordinaria del 31 marzo dell’anno in corso. Dopo tale data, il diritto non è più garantito e si rientra in una graduatoria nazionale, per la quale bisogna attendere la fine del periodo durante il quale è ancora possibile fare domanda di APE Sociale “tardiva”.
Le domande presentate entro il 15 luglio ricevono risposta dell’INPS entro il 15 ottobre mentre per quelle inviate entro il 30 novembre (finestra tardiva, considerata solo se residuano risorse) la risposta arriva entro il 31 dicembre. Dopo il 3o novembre, infatti, l’INPS stila la graduatoria degli ultimi aventi diritto all’APE Sociale.
Ci sono tre scadenze annuali entro le quali si può presentare la richiesta di certificazione del diritto all’APE Sociale, di cui le prime due ordinarie (31 marzo e 15 luglio) mentre l’ultima tardiva (30 novembre).
- Nei primi due casi, quando arriva la riposta positiva dell’INPS sul diritto alla prestazione, c’è già la certezza di veder accolta anche la domanda di APE Sociale vera e propria, che si presenta in un secondo momento (in realtà, l’INPS effettua comunque una prima graduatoria anche di queste domande, perché se non sono sufficienti le risorse stanziate rinvia la prestazione all’anno successivo).
- Chi invece presenta la domanda di certificazione del diritto dal 15 luglio al 30 novembre, come nel suo caso, deve attendere una seconda graduatoria che arriverà entro la fine dell’anno. Se i trattamenti richiesti entro il 15 luglio superano i fondi a disposizione per l’anno corrente, allora non è riconosciuto il diritto all’APE Sociale e non è seppure previsto il rinvio all’anno successivo se c’è la proroga della misura.
Chi fa domanda dopo il 15 luglio per il riconoscimento del diritto all’APE Sociale e non rientra nella graduatoria di fine anno, allora dovrà ripresentare eventualmente una nuova domanda l’anno prossimo, sempre che il Governo decida per una proroga di questa misura. Per saperlo bisogna attendere la riforma pensioni, oppure le classiche proroghe in Manovra delle formule di flessibilità in uscita rispetto ai requisiti ordinari della Legge Fornero.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi