
Prendo 1400 netto di pensione con la rivalutazione quanto prenderò al netto?
In base a quello che scrive, la sua pensione è inferiore a quattro volte il minimo INPS, che è la soglia prevista per la rivalutazione piena. Significa che il suo assegno previdenziale ha diritto ad una perequazione automatica del 7,3% a partire dal primo gennaio 2024.
Ovviamente, andrà scorporato l’anticipo del 2% concesso dal Governo e già fruito da ottobre.
Per calcolare l’importo netto dell’aumento pensione, deve:
- per prima cosa applicare questa aliquota (che è l’indicizzazione per le pensioni decorrenti dal 2023 stabilito con apposito decreto dal Ministero dell’Economia), alla sua attuale pensione lorda;
- dopo aver fatto questa operazione, otterrà l’importo lordo 2023 dell’aumento spettante:
- dal lordo annuo della pensione rivalutata, deve calcolare il netto del suo assegno (annuale o suddiviso per 13 per ottenere il rateo mensile) scorporando le tasse IRPEF applicate alla sua base imponibile.
- Sulla cifra finale si applicano gli aggiustamenti a fronte dell’anticipo del 2% sulla rivalutazione spettante dal 2023 già fruiti.
=> Rivalutazione pensioni: come si calcola in base al netto?
Non è possibile in questa sede effettuare calcoli precisi, dovendo conoscere ulteriori elementi di valutazione. Nel prospetto di pensione (cedolino) che l’INPS fornisce mensilmente trova tutte le cifre necessarie ad effettuare il calcolo, a partire dalla pensione lorda.
Molto approssimativamente (anche per fare un esempio pratico), se il suo lordo attuale è 1.770 euro, nel 2023 salirà a 1.850 euro e, orientativamente, il netto aumenterà a circa 1.500 euro rispetto agli attuali 1.400. Sempre con la considerazione che, all’aumento spettante, bisogna scorporare l’anticipo del 2% già goduto.
Per avere un’idea degli aumenti, si può anche applicare l’aliquota di rivalutazione (il 7,3%) direttamente al netto. Non è un calcolo preciso, naturalmente, ma fornisce una stima approssimativa.
Nel suo caso (pensione entro 4 volte il minimo) si applica l’indicizzazione piena (al 100%), mentre per importi maggiori si riduce progressivamente l’aliquota di perequazione in base a quanto disposto dalla Manovra 2023, che per il prossimo biennio ha previsto delle modifiche alle consuete fasce di rivalutazione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz