Definizione di PMI: come capire se si è una piccola e media impresa

di Noemi Ricci

Pubblicato 7 Marzo 2024
Aggiornato 20:40

Qual è la definizione di PMI e le nuove soglie dimensionali UE ai fini contabili: guida ai requisiti 2024 previsti dalla normativa italiana e comunitaria.

In Italia ci sono più di 4 milioni di microimprese con meno di 10 addetti, il 95% di quelle complessivamente attive in Italia. Le MPMI (microimprese e piccole e medie imprese) sono invece il 99%.

Secondo la definizione di piccola e media impresa (PMI) a livello UE – contenuta nella Raccomandazione n. 2003/361/Ce e recepita in Italia con Decreto 18 aprile 2005 – la nuova Direttiva 2775/2023 ha aumentato del 25% i criteri dimensionali in relazione ai bilanci d’esercizio e consolidati, con gli Stati membri chiamati a conformarsi entro il dicembre.

La classificazione resta invece quella basata sui tre criteri: numero di occupati, fatturato annuo, totale bilancio annuo.

Vediamo dunque quale è la definizione di PMI e le novità 2024 come capire se la propria attività può essere definita piccola, media o micro impresa.

Piccola e Media Impresa: definizione UE

In base alle dimensioni aziendali le imprese hanno la possibilità di accedere a incentivi pubblici, aiuti di Stato e contributi nell’ambito di strumenti e bandi di finanza agevolata. Molte aziende si chiedono infatti: sono una piccola o media impresa? Ma la risposta non è sempre immediata. Il primo passo per ottenere la qualifica di PMI è infatti quella di essere considerati un’impresa anche agli occhi della UE.

=> Guida UE alla definizione di PMI

Partiamo quindi con la definizione di impresa secondo la normativa comunitaria: “ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica”. “Sono considerate tali anche le entità che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitino un’attività economica”.

Requisiti UE: come capire se è una PMI?

In base alle raccomandazioni UE, si definiscono:

  • Piccole imprese quelle che hanno meno di 50 occupati e hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • Medie imprese quelle che hanno meno di 250 occupati e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
  • Microimprese quelle che hanno meno di 10 occupati, hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
Numero di Occupati Fatturato Totale di bilancio
Micro impresa < 10  ≤ 2 mln €  ≤ 2 mln €
Piccola impresa < 50  ≤ 10 mln €  ≤ 10 mln €
Media impresa < 250  ≤ 50 mln €  ≤ 43 mln €

Numero di occupati per essere una PMI

Il numero di dipendenti deve essere calcolato in termini di Unità Lavorative Anno (calcolo ULA), considerando i lavoratori dell’impresa che, durante l’anno considerato, hanno lavorato nell’impresa tempo pieno, a tempo parziale o su base stagionale. Rientrano nel conteggio:

  • i dipendenti a tempo determinato o indeterminato;
  • iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, se non posti in cassa integrazione straordinaria;
  • i proprietari-gestori;
  • i soci che svolgono un’attività regolare nell’impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti (i soci devono percepire un compenso per l’attività svolta diverso da quello di partecipazione agli organi amministrativi della società).

Viene contabilizzato in frazioni di ULA il numero di dipendenti che non hanno lavorato tutto l’anno o che hanno lavorato a tempo parziale a prescindere dalla durata, o come stagionali. Non rientrano invece nel conteggio:

  • gli apprendisti con contratto di apprendistato;
  • le persone con contratto di formazione o di inserimento;
  • gli occupati in congedo di maternità o paternità.

Requisiti finanziari per essere PMI

Per la definizione delle PMI, oltre al requisito legato alla dimensione aziendale, l’UE ha affiancato ad un criterio finanziario, tenendo conto del fatturato e del totale di bilancio.

  • Fatturato: si intende la voce A1 del conto economico redatto secondo le norme vigenti del Codice Civile.
  • Totale di bilancio: si intende il totale dell’attivo patrimoniale relativo all’ultimo bilancio depositato.

Va però sottolineato che, mentre le soglie ULA vanno rispettate obbligatoriamente, non è necessario rispettare sia il criterio del fatturato che quello del totale di bilancio. L’impresa non deve soddisfarli entrambi e può superare una delle soglie senza perdere la sua qualificazione.

Soglie dimensionali delle imprese: novità 2024

Con riferimento al totale dello Stato patrimoniale e ai ricavi netti delle vendite e delle prestazioni, contenute nei commi da 1 a 7 dell’art. 3 della Direttiva Bilanci, la nuova Direttiva 2013/34/UE incrementa le soglie del 25% nel modo seguente.

Microimprese

  • 450.000 euro
  • 900.000 euro

Piccole imprese e piccoli gruppi

  • 5.000.000 di euro
  • 10.000.000 di euro

Imprese medie e grandi, gruppi medi e grandi

  • 25.000.000 di euro
  • 50.000.000 di euro

Status di Piccola e Media Impresa

Lo status dell’impresa deve essere verificato, ai fini dell’accesso alle agevolazioni e gli aiuti alle attività produttive riservati alle micro e PMI, con riferimento alla data di sottoscrizione della domanda di agevolazione, prendendo in considerazione i dati dell’ultimo bilancio chiuso ed approvato.

A tal proposito appare utile sottolineare che dimensioni non sono l’unica discriminante nel determinare se un’impresa sia o meno una PMI, perché se un’impresa che risulta essere molto piccola in termini di numero di dipendenti, fatturato e bilancio, ha accesso a ulteriori risorse significative (ad esempio perché è posseduta, collegata o associata a un’impresa più grande), potrebbe risultare non ammissibile alla qualifica di PMI.

Per le imprese con una struttura più complessa, si rende necessaria un’analisi caso per caso.