Stipendio netto: scendono le tasse applicate alla retribuzione

di Noemi Ricci

6 Febbraio 2024 14:31

Calcolo stipendio partendo dal lordo (RAL), al netto di tasse e trattenute 2024: ecco le tasse da considerare con gli esempi pratici, caso per caso.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova circolare n. 2/E con cui illustra le novità IRPEF che incidono sullo stipendio netto, ossia sulla retribuzione effettiva tolte tasse e ritenute, tenendo conto anche di possibili eventuali bonus in busta paga e detrazioni fiscali spettanti.

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Vediamo quali sono, secondo la normativa 2024, le tasse applicate sulla retribuzione e come arrivare al netto dal lordo annuale (RAL) pattuito con il datore di lavoro nel contratto di assunzione.

Novità stipendio netto 2024

Sconto IRPEF

La riforma IRPEF ha rimodulato gli scaglioni di riferimento, riducendoli a tre per l’anno 2024 (in attesa che diventino strutturali o ulteriormente). Dunque, l’imposta lorda dovuta sui redditi da lavoro in busta paga viene calcolata utilizzando le seguenti aliquote e scaglioni:

  1. fino a 28.000 euro: IRPEF del 23%
  2. da 28.001 a 50.000 euro: IRPEF del 35%
  3. oltre 50.000 euro: IRPEF del 43%

Per i dipendenti la no tax area è fissata a 8.500 euro (entro tale importo annuo non si versa l’IRPEF ma non si ha neppure diritto alle detrazioni). Per gli autonomi la soglia è di 5.000 euro.

Sconto INPS

Per il 2024 si applica poi un’esonero contributivo INPS parziale (art. 1, c. 281 della L. n. 197/2022 – Legge di Bilancio 2023) pari al:

  • 7% per redditi imponibili mensili non superiori a 1.923 euro;
  • 6% per i redditi imponibili mensili non superiori a 2.692 euro

Chi rientra nelle soglie per lo sgravio, si vede applicata un una ritenuta INPS che scende al:

  • 2,19% per redditi fino a 1.923 euro
  • 3,19% per redditi tra 1.924 e 2.692 euro

Tasse sullo stipendio

A carico del lavoratore

Le tasse a carico del lavoratore  applicate sullo stipendio lordo,da considerare per calcolare il netto in busta paga, sono:

  • imposta sui redditi, calcolata in base allo scaglione IRPEF di appartenenza;
  • addizionali regionali e comunali all’IRPEF;
  • contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore (solitamente 9,49% da parte dell’INPS).

A carico del datore di lavoro

La tassazione a carico del datore di lavoro non rientra nella RAL e non è visibile in busta paga. Si tratta

  • contributi INPS (circa il 31% della RAL);
  • versamenti INAIL;
  • accantonamenti TFR (RAL/13,5).

Esempi di tasse sullo stipendio

Stipendio lordo mille euro

Prendiamo una retribuzione lorda mensile di 1.000 euro, pari a 12.000 euro di RAL su 12 mensilità, le tasse su questo stipendio saranno all’incirca pari al 26,6% (che scendono allo 0,40% con detrazioni e Bonus):

  • IRPEF: circa 225 €
  • addizionale regionale: circa 12 €
  • addizionale comunale: circa 8 €
  • ritenuta INPS a carico del lavoratore: circa 22 € (aliquota 2,19%, ridotta di 7 punti percentuali)
  • totale tasse: 266 €, pari a circa 3.200 euro l’anno
  • detrazioni per lavoro dipendente: 163 euro circa al mese (1955 euro l’anno)
  • Bonus in busta paga: 100 euro (1.200 euro l’anno)
  • stipendio netto: 996 euro circa, per un totale annuo di 11.955 euro circa.

Se alle tasse si aggiungono 300€ di tasse sullo stipendio che paga il datore di lavoro ogni mese (3.600 l’anno), in totale la tassazione su uno stipendio di 1.000 euro lordi mensili è di 466 euro complessivi tra lavoratore e datore di lavoro, pari al 46,6% di aliquota fiscale reale (30,30% tenendo conto di detrazioni e Bonus).

=> Bonus Renzi 2021: come influisce sul netto in busta paga

Stipendio lordo 2mila euro

Prendendo una retribuzione lorda mensile di 2.000 euro (24.000 euro l’anno di RAL), le tasse su questo stipendio saranno all’incirca pari al 27,5% (che scende al 16,6% tenendo conto delle detrazioni):

  • IRPEF: 445 €
  • addizionale regionale: 26 €
  • addizionale comunale: 15,5 €
  • ritenuta INPS: 64 € (aliquota 3,19% ridotta di 6 punti percentuali)
  • totale tasse: 550 euro (6.610 euro l’anno)
  • detrazioni per lavoro dipendente: 217,50 euro circa (2.610 euro l’anno)
  • stipendio netto: 1.666€ circa (20mila euro l’anno).

Bonus Renzi: quando spetta il trattamento integrativo IRPEF

In questo caso non spetta il Bonus Renzi in busta paga essendo riconosciuto solo per i i contribuenti con capienza e, in caso di redditi tra 15mila e 28 mila euro, solamente se la somma delle detrazioni è di ammontare superiore all’imposta lorda.

Nel caso specifico, l’IRPEF lorda è pari a 5.845 euro, mentre le detrazioni spettanti (quelle per lavoro dipendente) ammontano a 2610 euro. Al lavoratore potrebbe spettare l’ulteriore Bonus in busta paga solo se potesse portare in detrazione spese come gli interessi passivi sui mutui, erogazioni liberali, spese sanitarie, bonus ristrutturazioni e così via.

Alla tassazione così calcolata si aggiungono 600 euro di tasse sullo stipendio che paga il datore di lavoro, il che porta al 48,75% l’aliquota fiscale reale pagata su uno stipendi di 2.000 euro lorde (975 euro di tasse sullo stipendio totali tra datore e lavoratore). L’aliquota scende al 46,63% tenendo conto delle detrazioni da lavoro dipendente.

Stipendio lordo 3mila euro

Ipotizziamo uno stipendio lordo mensile di 4.000 euro al mese (48mila di RAL), le tasse da sottrarre per calcolare la retribuzione netta saranno pari a circa il 36% (34,9% considerando le detrazioni):

  • IRPEF: 991€
  • addizionale regionale: 55€
  • addizionale comunale: 29€
  • contributi INPS: 368€ (aliquota 9,19%)
  • totale tasse: 1.443€ (6.685 l’anno)
  • detrazioni spettanti: 46,40€ (557€ l’anno) per lavoro dipendente, che fanno scendere le tasse a 1.396 euro al mese circa
  • stipendio netto: 2.603€ (circa 31.240 euro l’anno)

Su questo stipendio, le tasse pagate dal datore di lavoro ammontano a 1.200 euro circa, il che fa salire la tassazione sullo stipendio complessiva a 2.642 € (aliquota fiscale reale pari al 66% o circa il 65% tenendo conto delle detrazioni), al netto di eventuali detrazioni fiscali spettanti per familiari a carico.

Ricordiamo che in questo caso non c’è alcun Bonus in busta paga, indipendentemente dalle detrazioni spettanti.