Conguaglio di fine anno in busta paga: ricalcolo IRPEF e trattenute

di Alessandra Gualtieri

6 Dicembre 2023 06:53

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Conguaglio IRPEF e INPS di fine anno su contributi e trattenute: ecco le voci cn ricalcolo in busta paga o cedolino pensione, con effetti sul 2024.

Nella busta paga di dicembre, i datori di lavoro in qualità di sostituti d’imposta devono effettuare le operazioni di conguaglio di fine anno sulla contribuzione per i lavoratori e degli elementi variabili della retribuzione.

Si tratta di un ricalcolo di imposte IRPEF e contributi dovuti da dipendenti e collaboratori (lo stesso per i pensionati che hanno l’INPS come sostituto d’imposta) sulla base del reddito percepito nell’anno d’imposta. Tale operazione comporta l’adeguamento delle trattenute delle successive buste paga.

CALCOLO STIPENDIO NETTO

Con il conguaglio fiscale, quest’anno le operazioni possono comportare delle sosprese, in considerazione che il 2023 ha visto applicate una serie di novità fiscali: in particolare l’esonero contributivo per i dipendenti fino a 35mila euro, i nuovi fringe benefit (inclusi i rimborsi di bollette e bonus carburante).

Vediamo dunque quali voci della retribuzione subiscono la rendicontazione a dicembre, con effetti su buste paga o cedolino pensione da gennaio a novembre 2024.

Conguaglio contributivo in busta paga

Il conguaglio contributivo è il calcolo dei contributi effettivi dovuti annualmente per la gestione dei fondi pensione del lavoratore, effettuato contestualmente alle operazioni di ricalcolo fiscale in base ai redditi effettivi percepiti.

In particolare, nel cedolino paga di fine anno è presente l’esito della rendicontazione delle seguenti eventuali casistiche e voci:

  • elementi variabili della retribuzione,
  • massimale contributivo e pensionabile,
  • contributo IVS,
  • conguaglio contributi sui compensi per ferie fruite,
  • conguaglio versamenti quote TFR al Fondo Tesoreria,
  • rivalutazione TFR conferito al Fondo Tesoreria,
  • recupero contributo di solidarietà per le finalità di previdenza complementare,
  • fringe benefits esenti fino a franchigia,
  • auto aziendali ad uso promiscuo,
  • prestiti ai dipendenti.

=> Come leggere la busta paga: guida alle retribuzioni

Novità sul conguaglio 2023

Nel conguaglio 2023 in busta paga rientra anche la verifica delle seguenti voci:

  • soglia di 3mila euro per i fringe benefit dei lavoratori con figli a carico, se il limite di esenzione fiscale è stato superato, allora l’intero importo dei fringe benefit (compresi quelli ordinari) concorre al reddito imponibile per IRPEF e contributi;
  • recupero del bonus IRPEF (ex bonus Renzi) non dovuto, nel caso in cui il trattamento integrativo sia stato anticipato in busta paga ma poi si sono superate le soglie di reddito massime per averne diritto.

Scadenze INPS per sostituti d’imposta

I conguagli sono indicati in busta paga con la dicitura riferita a ciascuna voce interessata.

  • I conguagli si possono effettuare con le denunce di competenza dei mesi di dicembre (scadenza pagamento 16 gennaio) e gennaio (scadenza pagamento 16 febbraio).
  • Tali conguagli possono riguardare anche il TFR, nel qual caso si potrà utilizzare anche la denuncia di febbraio (scadenza pagamento 16 marzo).
  • Resta fermo l’obbligo di versamento o recupero dei contributi sulle componenti variabili della retribuzione nel mese di gennaio.

Dal momento che il conguaglio fiscale di fine anno può essere effettuato entro il 28 febbraio dell’anno successivo, entro tale data è anche possibile correggere eventuali errori ne conguagli già effettuati (riapertura del conguaglio).