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SISTRI, Corrado Passera: “Soluzione in tempi brevi”

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 25 Luglio 2012
Aggiornato 19 Aprile 2013 12:44

SISTRI: soluzione definitiva in tempi ragionevolmente brevi; per Passerà sarà motivo di orgoglio portarlo a compimento. Intanto Selex SeMa fa richiesta di Cassa integrazione ordinaria.

SISTRI partirà entro il 2013, ad assicurarlo è il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, che ritiene che «il progetto non può essere messo da parte» e che per il governo Monti «sarebbe motivo di orgoglio portarlo a compimento» essendo «una cosa che va avanti da troppo tempo», anche se la decisione finale spetta al Ministero dell’Ambiente.

Necessario trovare una «soluzione definitiva, e in tempi ragionevolmente brevi» al SISTRI, dopo che la sua entrata in vigore è stata nuovamente prorogata dal decreto Sviluppo.

È quanto dichiarato alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie da Passera.

Intanto la Selex Service Management, la società che ha sviluppato SISTRI, ha chiesto la Cassa integrazione ordinaria, dopo che il contratto con il Ministero dell’Ambiente è stato interrotto, in concomitanza con la sospensione del sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi.

Una Cig che «interesserà la totalità del personale inizialmente per 13 settimane, mentre il futuro dipenderà dalle decisioni del Ministero dell’Ambiente, a cui il decreto assegna la responsabilità di definire la nuova data di avvio del sistema, fermo restando la piena disponibilità di Finmeccanica a recepire le eventuali indicazioni del Ministero necessarie a rendere il sistema stesso ancora più rispondente alle esigenze degli utenti».

Questo quanto si legge in una nota della società, che si dichiara danneggiata dai continui rinvii del SISTRI, poiché in questi anni «Selex SeMa, concessionaria del servizio, ha sostenuto in questi anni ingenti investimenti, pari a circa 260 milioni di euro, per realizzare quanto previsto dal contratto in essere stipulato con il Ministero dell’Ambiente a fine 2009 per un valore complessivo di 336 milioni di euro. Questo ulteriore rinvio, insieme ai ritardi nei pagamenti già accumulati, rischia di pregiudicare le iniziative di rilancio da tempo avviate da Selex Service Management».