Ricerca e Innovazione nelle imprese: i nuovi bandi 2014

di Barbara Weisz

Pubblicato 6 Febbraio 2014
Aggiornato 7 Febbraio 2014 11:57

Incentivi all'assunzione di laureati e ricercatori, reti d'impresa per l'innovazione, voucher per investimenti in R&S: il Governo stanzia 250 milioni per il 2014.

Innovazione, lavoro e PMI: sono i cardini del Piano 2014 da 250 milioni di euro Ricerca e Innovazione nelle imprese, approvato in CdM il 6 febbraio. Nel pacchetto recante “misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese” spiccano nuovi incentivi per assunzioni agevolate di personale qualificato e voucher alle PMI per investimenti innovativi e in attività volte all’internazionalizzazione, sulla scia di quelli del Dl Destinazione Italia per la digitalizzazione dell’impresa.

Scarica il piano “Ricerca e Innovazione nelle imprese”

Obiettivi

  • rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per la crescita;
  • valorizzare subito le opportunità del nuovo ciclo di programmazione.

Strumenti

Il piano prevede l’estensione delle agevolazioni per l’occupazione qualificata e il potenziamento di quelle per l’innovazione e internazionalizzazione delle imprese, coinvolgendo tre ministeri: Coesione Territoriale, Istruzione e Sviluppo Economico, che pubblicheranno i bandi di finanziamento (derivanti da risorse comunitarie e nazionali), con un meccanismo che rende subito disponibili risorse dai Fondi UE, inseriti nei PON Imprese e competitività e Ricerca e innovazione.

Misure e bandi 2014

  • Rise & Shine (bando MIUR entro 3 mesi): incentivi alle imprese che assumono ricercatori con profili tecnico-scientifici e laureati, soprattutto le PMI. L’obiettivo è avvicinare le aziende alla figura del ricercatore, profilo professionale decisamente poco valorizzato. L’ingresso in azienda prevede stage e successiva assunzione a tempo indeterminato.
  • Mille e più dottorati innovativi (bando MIUR entro un mese): circa 2mila percorsi formativi della durata di tre anni, con l’obiettivo di incentivare la collaborazione fra impresa e università.
  • Reti per l’innovazione (bando entro 60 giorni dall’autorizzazione all’anticipo dei fondi PON): programmazione congiunta della ricerca, promuovendo la formazione di reti di imprese innovative, coinvolgendo in particolare alle PMI.
  • Potenziale in movimento (bando MIUR entro 45 gg dall’autorizzazione all’anticipo dei fondi PON): sviluppo di competenze e accesso ai bandi  Horizon 2020 per imprese del Mezzogiorno, favorendo  la mobilità transazionale di ricercatori attraverso il  finanziamento di progetti.
  • Un laureato in ogni impresa (Bando MiSE entro due mesi dalla assegnazione delle risorse finanziarie): credito di imposta del 35% del costo aziendale per stage propedeutico all’assunzione o stabilizzazione a tempo indeterminato di personale con laurea magistrale o dottorato di ricerca nelle PMI, mentre per quelle del Mezzogiorno un decreto aggiuntivo eleva la copertura fino al 75%.
  • Voucher innovazione PMI (decreto attuativo con sogetti erogatori, criteri e modalità attuative da emanarsi entro due mesi): contributi a fondo perduto da spendere (fino al 60% del costo nei limiti imposti per gli aiuti de minimis) presso soggetti  erogatori di servizi connessi ad attività di ricerca e sviluppo, sviluppo di nuovi prodotti, processi o  servizi,  consulenza legale per la tutela della proprietà intellettuale, sperimentazione di nuove tecnologie, consulenza  manageriale per l’innovazione strategica, organizzativa e commerciale.
  • Voucher internazionalizzazione PMI (decreto attuativo con sogetti erogatori, criteri e modalità attuative da emanarsi entro due mesi): contributi a fondo perduto (fino al 60% del costo nei limiti imposti per gli aiuti de minimis) per servizi riguardano fattibilità, business scouting all’estero, indagini di mercato, ricerca partner (aggregazione in filiere); costruzione di siti web  internazionali; assistenze legali, doganali e fiscali; consulenza per gare e proprietà intellettuale; eventi e missioni di incoming. .

Altre misure in CdM

Il CdM del 6 febbraio ha approvato anche un decreto a tutela dei diritti dei consumatori che acquistano prodotti e servizi online o a distanza, nel più ampio quadro dele direttive europee: si allungano i termini per esercitare il diritto di recesso definendo le modalità di restituzione del bene acquistato; si proibisce di imporre tariffe superiori per pagamenti elettronici (carte di credito o debito).

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