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La strategia UE per il Mercato unico preoccupa le PMI italiane

di Barbara Weisz

23 Maggio 2025 09:42

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Il nuovo pacchetto UE per il Mercato unico introduce novità per le Mid-Cap ma le PMI italiane temono che questo marginalizzi le micro e piccole imprese.

La Strategia UE per il Mercato unico, volta a ridurre la burocrazia e potenziare commercio e investimenti all’interno dell’Unione Europea rimuovendo i cosiddetti “Terribili 10” ostacoli (norme frammentate, avvio impresa troppo complesso, mancanza di conformità sui prodotti, ecc.), prevede anche un nuovo pacchetto Omnibus di semplificazioni che riducono di 400 milioni di euro i costi amministrativi annuali per le imprese, le quali potranno ad esempio presentare documenti in formato digitale per ottemperare agli obblighi previsti da alcune normative armonizzate dell’UE sui prodotti.

Previsto anche un capitolo dedicato alle PMI, che ha l’obiettivo di supportarne la crescita ma che non convince del tutto le associazioni imprenditoriali di settore in Italia. La Commissione ha introdotto infatti una nuova definizione di piccola impresa a media capitalizzazione, fattispecie a cui estende una serie di agevolazioni previste per le PMI ma che preoccupa Confartigianato e CNA.

Mercato Unico UE: semplificazioni per le imprese

Il piano per la competitività si propone di rimuovere i 10 principali ostacoli che oggi rallentano le imprese: creazione e gestione aziendale complicate; complessità eccessiva delle norme UE; troppe limitazioni per gli Stati membri; qualifiche professionali penalizzate; mancanza di standard comuni; norme frammentate sugli imballaggi; assenza di conformità dei prodotti; discipline nazionali restrittive e divergenti sui servizi; norme onerose per il distacco dei lavoratori in settori a basso rischio; ingiustificati vincoli territoriali all’offerta che determinano prezzi elevati per i consumatori.

Ci sono poi misure per potenziare il Terziario: leggi ad hoc per modernizzare il settore edile, quello postale e dei pacchi, misure per facilitare i servizi correlati all’industria quali installazioni, servizi di manutenzione e riparazione. Previste infine misure di supporto agli Stati membri per eliminare regolamentazioni inutili nei servizi aziendali.

Pacchetto Omnibus UE: le nuove misure per le PMI

Per le PMI è previsto un nuovo strumento online che chiama “ID PMI“: un modo semplice per verificare lo status di piccola e media impresa. La rete SME Envoy promuoverà misure a sostegno di queste imprese e agevolazioni per il commercio transfrontaliero. Il quarto pacchetto Omnibus propone poi di creare a livello europeo un nuovo statuto per le imprese a media capitalizzazione (small mid-cap).

La nuova definizione di piccole imprese a media capitalizzazione secondo Confartigianato e CNA rischia di sminuire e di tradursi in una marginalizzazione del ruolo delle Micro e Piccole Imprese: nel nuovo scenario, c’è la concreta possibilità che queste realtà saranno costrette a pianificare la crescita dimensionale per ottenere aiuti. La contrarietà non riguarda dunque la creazione di una definizione ad hoc per le small mid-cap, ma il rischio che questo possa diventare un pretesto per sottrarre attenzioni e risorse alle micro e piccole imprese in favore di una tipologia di realtà produttive che hanno necessità e bisogni completamente diversi.

Le associazioni imprenditoriali ricordano infine come il settore sia ancora in attesa dell’attuazione di diverse misure per le micro e piccole imprese come quelle contenute nel Pacchetto di aiuti alle PMI (SME Relief Package) del settembre 2023 oltre alla nuova disciplina contro i cattivi pagatori.