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Agevolazioni fiscali per il digitale: webinar sugli incentivi, da Transizione 4.0 ai fondi PNRR

di Anna Fabi

Pubblicato 16 Settembre 2022
Aggiornato 23 Ottobre 2022 12:27

Il Governo supporta le imprese che investono nei progetti di innovazione in chiave digitale: nuovo webinar TeamSystem focalizzato sugli incentivi fiscali.

La digitalizzazione è una tappa ormai imprescindibile nel mondo del business, un passaggio obbligato per le imprese che puntano a restare competitive in un mercato in continua evoluzione. Implementare strumenti e tecnologie digitali è indispensabile per efficientare processi e flussi di lavoro, per promuovere innovazione e aprirsi con successo ai mercati esteri.

Consapevole dell’importanza di questi obiettivi per lo sviluppo dell’economia nazionale, il Governo ha messo in atto una serie di agevolazioni fiscali destinate al mondo imprenditoriale, misure che aprono nuove opportunità di crescita e permettono anche alle PMI di investire nel processo di innovazione in chiave digitale.

Con il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza denominato “Italia Domani”, il Governo punta a rilanciarne l’economia dopo la pandemia da Covid-19 anche accelerando la Transizione 4.0 delle imprese e della Pubblica Amministrazione, agevolando e concretizzando l’iter di trasformazione.

Webinar: agevolazioni fiscali per imprese, da Transizione 4.0 a PNRR

Sostenendo le aziende in tutte le fasi del processo di digitalizzazione, anche mettendo a disposizione software gestionali e servizi di formazione, TeamSystem promuove un nuovo webinar gratuito che focalizza l’attenzione sul vasto panorama di agevolazioni fiscali per le imprese.

L’evento permette di fare luce sia sulle misure contenute nel PNRR e accessibili sfruttando i fondi stanziati per incentivare nuovi investimenti, sia sul nuovo piano per la Transizione 4.0 che ha l’obiettivo di spingere l’innovazione del Paese.

Il webinar, in particolare, offre una panoramica dettagliata sul pacchetto di incentivi previsti dal PNRR e dal piano Transizione 4.0, soffermandosi sulle missioni del Recovery Plan e sulla disciplina che regola la concessione di varie tipologie di crediti d’imposta.

Transizione 4.0 e PNRR

Le imprese attive in Italia sono destinatarie di numerose agevolazioni fiscali inserite nel PNRR, ambizioso approvato il 13 luglio 2021 in piena coerenza con i pilastri del Next Generation EU per quanto concerne le quote d’investimento destinate ai progetti green (37%) e digitali (20%).

Le risorse stanziate nel PNRR ammontano a 191,5 miliardi di euro e sono volte a favorire la produttività, la competitività e la crescita sostenibile delle imprese sul mercato nazionale e internazionale.

Tra gli investimenti promossi dal PNRR figura il Piano Transizione 4.0, un’evoluzione del precedente programma Industria 4.0 incentrato sulla concessione di una serie di aiuti mirati ad agevolare la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale.

PNRR: 6 missioni per far ripartire l’Italia

Il pacchetto di investimenti e riforme previsto dal PNRR è articolato in sei missioni, a loro volta suddivise in singole componenti e investimenti:

  • Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  • Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  • Missione 4: Istruzione e ricerca;
  • Missione 5: Inclusione e coesione;
  • Missione 6: Salute.

PNRR e Missione 1: obiettivi e investimenti

I progetti nella Missione 1 del PNRR, “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, sono finalizzati a dare un impulso decisivo al rilancio della competitività del Sistema Paese.

Con la Componente 2, “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”, il Governo si propone in particolare di supportare gli investimenti strategici nell’ambito della Transizione 4.0, introducendo misure dedicate alla trasformazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un elemento caratterizzante del sistema produttivo italiano.

È in quest’ambito che entra in gioco l’Investimento Transizione 4.0, basato su una dotazione finanziaria di 13,381 miliardi di euro (con l’aggiunta di 5,08 miliardi di euro del Fondo complementare) e volto a rendere possibili nuovi investimenti privati in beni e attività a sostegno della digitalizzazione. Tutto questo grazie al riconoscimento di crediti d’imposta.

Quali sono i crediti d’imposta

Con il passaggio dal programma Impresa 4.0 al Piano Transizione 4.0 cambia anche il sistema di agevolazioni fiscali concesse alle aziende, beneficiarie di nuovi crediti d’imposta.

Rispetto alle precedenti misure relative all’iper-ammortamento e al superammortamento, lo strumento del credito di imposta amplia la platea dei beneficiari degli incentivi ed estende i benefici anche dal punto di vista temporale.

L’intervento si articola in alcuni sub-investimenti:

  • credito d’imposta per i beni strumentali materiali 4.0;
  • credito d’imposta per beni immateriali 4.0;
  • credito d’imposta per beni immateriali non 0;
  • credito d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
  • credito d’imposta per attività di formazione.

Credito d’imposta beni strumentali immateriali 4.0

Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, immateriali, tecnologicamente avanzati e funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi è riconosciuto uno specifico credito d’imposta.

Come stabilito dal Decreto Aiuti in vigore dal 18 maggio 2022, le aliquote sono pari al:

  • 50% per le spese fino al 31 dicembre 2022, entro i costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
  • 20% per le spese fino al 31 dicembre 2025, sempre entro un massimale di 1 milione di euro.

Il credito d’imposta per altri beni immateriali non 4.0, invece, viene riconosciuto per il 2022 sulla base di un’aliquota del 6% entro i costi ammissibili pari a 1 milione di euro, con possibile estensione fino al 30 giugno 2023.

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