Speciale Transizione 4.0

Transizione 4.0
Transizione 4.0

Il Piano Transizione  4.0 (ex Industria 4.0) offre alle aziende italiane incentivi e strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla quarta rivoluzione industriale. In particolare, offre un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 (macchinari nuovi e software), attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design, ideazione estetica e formazione.

Su PMI.it focus su iniziative, finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti per la competitività in ottica 4.0.

Ultime notizie

Incentivi 2024-2025 per investimenti in Transizione 4.0

Con le ultime edizioni della Legge di Bilancio, gli incentivi per gli investimenti delle imprese non si sono limitati alla Nuova Sabatini, rifinanziata e potenziata. Resta infatti la maggiorazione per gli investimenti in beni digitali ex Industria 4.0 (ora Transizione 4.0) introdotta nel 2017 e c’è un rafforzamento del sostegno alle imprese del Sud.

C’è poi un’ulteriore quota dei nuovi finanziamenti destinata all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale che migliorano l’ecosostenibilità di prodotti e processi.

I crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali sono stati rimodulati negli anni, con differenti aliquote.  Il credito non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.

Disciplina e credito per beni materiali

La più recente proroga prevede una rimodulazione del tax credit per investimenti fino al 31 dicembre 2025.

  • 20% per investimenti fino al 31 dicembre 2023 (o fino al 30 giugno 2024, se entro il 31 dicembre 2023 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
  • 15% per investimenti fino al 31 dicembre 2024 (o fino al 30 giugno 2025, se entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
  • 10% per investimenti fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%).

Agevolazioni per beni immateriali connessi

Progressiva la riduzione del bonus per gli investimenti in beni immateriali connessi a quelli in beni materiali Industria 4.0 (allegato B alla legge 232/2016): software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni e servizi di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.

Il Bonus scendere ogni anno di cinque punti percentuali:

  • 20% per investimenti fino al 31 dicembre 2023 (o fino al 30 giugno 2024, se entro il 31 dicembre 2023 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
  • 15% per investimenti fino al 31 dicembre 2024 (o fino al 30 giugno 2025, se entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
  • 10% per investimenti fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%).

Nuova Sabatini Green 2024-2025

Il finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo tra 20.000 e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

  • Il contributo del Ministero è in conto impianti, con ammontare calcolato, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
    • 2,75% per investimenti ordinari
    • 3,575% per investimenti 4.0
    • 3,575% per investimenti green ( dal 1° gennaio 2023).
Tutti gli articoli