Sono passati cinque anni da quando il colosso di Mountain View ha presentato la domanda per brevettare il design del suo sito; e ora Us Patent and Trademark Office, ovvero l’ufficio brevetti di Washington, ha preso una decisione la quale non solo crea un precedente nella storia, ma permetterà l’assunzione delle medesime richieste da parte di altre famose compagnie.
La conclusione alla quale è giunto l’ufficio americano è stata quella di dar ragione a Google, nella volontà di detenere la proprietà intelettuale della sua homepage: una “semplice” pagina bianca su cui campeggia una casella di ricerca ed il grande logo colorato di BigG, con alcuni link a fare da contorno. Circa tre anni fa, lo stesso ufficio approvò la documentazione fornita da Google a tutela del suo servizio di punta, la ricerca online.
In quella stessa occasione furono presentati anche i documenti per ottenere il brevetto sull’homepage del famoso motore di ricerca; per tale richiesta fu aperta una pratica distinta, la quale oggi si è conclusa sottoponendo alla disciplina della legge relativa ai beni brevettati, la pagina iniziale del più importante motore di ricerca su Internet.
Ottenuto questo riconoscimento, ci si chiede quale sarà l’uso che Google ne farà, ma anche come si comporteranno i suoi principali concorrenti. Per quanto concerne l’utilizzo di tale brevetto ci si domanda se sarà esteso anche ai “Google Doodle”, ovvero i “loghi alternativi” che fanno bella mostra in homepage in occasioni particolari, come lo sono ricorrenze e festività (lo sbarco sulla luna, il giorno di Halloween, ecc).
Secondo molti esperti del settore, l’ottenimento del copyright rende la società di Mountain View la proprietaria intelettuale di una pagina web particolarmente semplice e ciò potrebbe comportare problemi legali per molte aziende e privati che, per la fornitura dei propri servizi online, hanno scelto, proprio come Google, la semplicità per le loro home page.
La decisione presa dall’ufficio brevetti americano crea tensione anche nel mondo degli altri motori di ricerca, in particolare Yahoo! che da poco aveva messo appunto una nuova pagina simile a quella di Google, e Microsoft che ha recentemente creato un nuovo motore di ricerca, Bing, con qualche analogia verso la homepage di BigG.
Per ora la società non ha ufficializzato le sue intenzioni in merito all’utilizzo del brevetto, e allo sfruttamento delle sue potenzialità; senz’altro ci sarà una vera e propria corsa al brevetto da parte di altre società concorrenti aventi home page con una grafica non particolarmente complessa e molto facile da utilizzare.