Incontro strategico ieri a Milano per le imprese italiane ICT e TLC: i più importanti vertici sindacali e aziendali Asstel si sono riuniti per confrontarsi sugli scenari di mercato e condividere alcune linee d’azione comuni da intraprendere per dare nuove prospettive di crescita al settore.
All’incontro erano presenti i segretari generali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom Uil, oltre ai rappresentanti di Confindustria, Anitec, Csit, Assocontact.
Alla base della discussione, uno studio effettuato dall’istituto di analisi indipendente Analysys Mason sulla filiera delle telecomunicazioni in Italia e all’estero.
Il quadro tracciato da Analysys Mason non è dei più incoraggianti: il settore presenta da anni una continua contrazione dei ricavi e dei margini, con un impatto negativo anche sul resto della filiera. Preoccupa l’occupazione oltretutto, con una riduzione degli addetti interni alle aziende di TLC e una crescita degli outsourcing.
Le aziende e le organizzazioni sindacali hanno perciò condiviso delle linee d’azione da intendere come punti di partenza per promuovere lo sviluppo del settore.
Si tratta di valorizzare reti e servizi Internet, puntando su Banda Larga e rete di nuova generazione (la cosiddetta NGN), oltre a potenziare l’attività di regolamentazione UE e AGCOM al fine di mantenere uno scenario concorrenziale.
Alla base degli accordi, la consapevolezza di come la crescita e la diffusione dei servizi TLC e ICT svolgano un ruolo di traino per i sistemi economici oltre che di “raffreddamento dell’inflazione“, migliorando i modelli di consumo. Il loro ruolo, dunque, resta strategico per non disperdere ma valorizzare le professionalità già consolidate nel settore.