Il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) si prepara a dare il via libera alla prima tranche da 400 milioni di euro per incentivare la diffusione della banda larga in Italia, dopo il congelamento (unanimemente criticato) degli 800 mln di fondi promessi e mai arrivati.
Finito nel dimenticatoio il piano Romani da 800 milioni – causa crisi economica – qualcosa sembra finalmente muoversi nella direzione giusta.
Come noto, gli investimenti per il broadband nel Paese sono in stallo, ma l’annuncio del Cipe ridà speranza ad aziende e cittadini in attesa: nella prossima riunione si discuterà dello stanziamento dei primi fondi.
Lo ha confermato Renzo Turatto, capo del dipartimento per digitalizzazione e innovazione della Presidenza del Consiglio: lo stanziamento della prima tranche per la realizzazione della Rete sarà argomento di discussione prioritario.
Il problema del digital divide in Italia sembra dunque cominciare a “scongelarsi”. Il Governo prevede interventi in due direzioni parallele: da una parte la definizione di regolamentazioni e normative, dall’altra operazioni di creazione e rinforzo dell’infrastruttura.
Se da un lato nel nostro Paese di combatte per un’adeguata diffusione e gestione della banda larga, Telecom Italia si spinge oltre, e si dichiara pronta a supportare anche gli investimenti sulla banda ultra larga.
L’amministratore delegato dell’ex monopolista telefonico, Franco Bernabé, ha infatti, affermato: «se si decide di andare avanti sulla banda ultra larga, Telecom Italia è disposta a sostenere l’investimento».