Cresce il mercato dei servizi di comunicazione Web e Tlc: i volumi di crescita sono costanti in tutto il mondo, pari a circa il 4% annuo in Nord America, Europa e Asia.
Grazie alla diffusione della banda larga, crescono anche i volumi di scambio dati – sia via cavo che via radio – fino a 100 megabit al secondo, per un’utenza media di 92 milioni di persone in Europa, 81 in Usa e Canada, 43 in Giappone e Corea.
Sono questi i primi dati diffusi a margine del Seminario WiMax: il futuro è adesso, in programma oggi nella Repubblica di San Marino e incentrata su una delle tecnologie più promettenti dell’attuale panorama tecnologico.
Presente all’evento odierno, anche Dario Di Zenobio – della Fondazione Ugo Bordoni – che ha curato la normativa italiana d’assegnazione delle frequenze ai privati e le norme per il loro utilizzo.
L’appuntamento, focalizza sul sistema in grado di connettere computer e telefonini, senza bisogno di cablaggi o fibra ottica e coprendo superfici di 50 km quadrati per ciascuna antenna.
È quindi possibile accedere alla rete sia da postazioni fisse che mobili, attraverso una connessione internet stabile, veloce, sicura e spesso più economica delle attuali linee Adsl.
A portare la propria esperienza sul campo l’israeliana Alvarion, il più grande produttore di tecnologia Wimax mondiale.
I big dell’hi-tech Usa sono già concentrati sul WiMax: pensiamo a Intel, che ha annunciato una nuova serie di microprocessori progettati per questa rete e a Google, che interessato alle frequenze radio per la telefonia mobile.
Non di meno, anche le aziende hanno molto guadagnare dalla imminente diffusione del WiMax: a questo proposito, protagoniste del seminario a nche tutte le declinazioni enterprise con cui migliorare lavoro e produttività grazie proprio al collegamento Wimax.